I popoli della Svizzera hanno salvato la legge Covid, con una maggioranza del 60% circa.
Scorrendo i risultati stato per stato, una cosa si capisce: più si è votato, meno il Covid Pass è stato approvato. E' una lezione chiara: meno si vota, più si viene comandati da poteri estranei e lontani.
Nel piccolo cantone dell'Appenzello interno, dove ha votato più del 70% della popolazione, la legge Covid è stata bocciata. Nei grandi cantoni più urbanizzati (e più esposti alla propaganda globalista) hanno votato molti meno cittadini e la legge Covid è stata salvata.
Sia chiaro che la Confederazione è ancora uno spazio di libertà e di dibattito. L'iniziativa popolare per il potenziamento dell'assistenza infermieristica, nonostante l'opposizione del governo e del parlamento, ha avuto un notevole successo e si è imposta.
Tuttavia la battaglia per un cambiamento di mentalità è ancora lunga ed è fondamentale che le persone tornino a partecipare e a votare. Il cambiamento dal basso è un cammino faticoso.
Resta la speranza che quella dei sostenitori dell'odiato Green Pass sia una vittoria di Pirro. Il 60% non è necessariamente un trionfo e i sostenitori del Pass hanno dovuto promettere che la sorveglianza universale e la spinta a vaccinarsi (invece che curarsi) sarà solo temporanea.
Inoltre gli Amici della Costituzione, uno dei movimenti che ha lottato contro l'orrendo certificato verde, hanno annunciato la fondazione di un movimento politico: Aufrecht Schweiz (In piedi Svizzera).
Animo, quindi. La resistenza contro la divisione delle società attraverso il controllo dei corpi e della salute, va avanti.
Per approfondire:
https://www.rsi.ch/news/svizzera/Due-chiari-s%C3%AC-e-un-no-alle-urne-14899404.html
Nessun commento:
Posta un commento