Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 24 febbraio 2021

Appello ferma tramvie 2020

Firenze sventrata e svenduta, ormai ridotta peggio che quella dantesca dei "subiti guadagni".

Oggi è più simile a una colonia dominata da capitali e interessi estranei, come una Milano manzoniana, appestata e corrotta.

Nel 2020 si accese una piccola luce: un appello del Coordinamento Ferma Tramvie (che poi era nato dal lavoro di studiosi di Italia Nostra Firenze, partendo dalle ricerche di Francesco Re e Paolo Celebre).

Abbondano le interviste in ginocchio a "don Rodrigo" Nardella e in troppi ormai sono intellettuali e dirigenti pubblici in stile "don Abbondio". Come antidoto a tutto questo veleno, l'appello è da rilanciare.

Non possiamo fermare le folli esternazioni dei sindaci Nardella e Falchi sulle nuove tranvie a zigzag, né il greve coro degli applausi all'annuncio dell'ennesima tramvia distruttiva e costosa, quella linea 4.1 che dovrebbe sorgere sulla sede dell'attuale ferrovia Leopolda-Piagge (un grande bene comune che verrà distrutto). 

Resti almeno agli atti che qualcuno aveva idee migliori, meno costose, più facilmente e rapidamente realizzabili.

Siamo di fronte, nell'indifferenza di troppi fiorentini, a un immenso saccheggio di risorse pubbliche, che vengono dirottate su faraoniche nuove tramvie (treni-tram che vengono chiamati giustamente anche "trenvie"), da costruirsi dove ci sono già i treni, o dove sarebbe molto meno costoso e distruttivo usare autobus elettrici.

Eppure ci avevano promesso che avrebbero imparato dagli errori progettuali e funzionali commessi con la costruzione delle prime due linee! Ah già, dimenticavamo, la promessa di un ripensamento era venuta dall'ex sindaco Renzi...

* * *


 

(Testo integrale dell'appello Ferma Tranvie, come si è pervenuto il 15 dicembre 2020)

UN APPELLO PER FERMARE LE TRAMVIE

Già nel dicembre scorso [2019], nell’ambito della verifica di assoggettabilità avviata dal Comune di Firenze e tramite osservazioni, vari cittadini, associazioni e soggetti politici sostenuti anche da consulenti legali avevano chiesto la procedura di VIA (Verifica di Impatto Ambientale) per il progetto definitivo della Linea tramviaria 3.2.1, da Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli. Tra questi anche Italia Nostra – sezione fiorentina, il Coordinamento Ferma Tramvie e lo studio legale Giovannelli e Associati.

Un minimo spiraglio concesso ai cittadini e un segnale di rinnovata opposizione ad un gigantesco progetto che sta realizzandosi in modo frammentario da quindici anni, coinvolgendo l’intera città, il suo hinterland e l’intero sistema dei trasporti e delle infrastrutture. Non a caso l’Italia è stata richiamata dall’Europa sull’applicazione della direttiva per la VIA.

Sugli importanti temi trattati nelle nostre osservazioni abbiamo progettato un convegno con l’intento di valorizzare e far conoscere il lavoro svolto e le criticità ambientali del progetto, ma anche di gettare lo sguardo più avanti ed innescare un dibattito propositivo. Il convegno, programmato per il 3 di Aprile, forse si terrà in futuro. In ogni caso cercheremo di far girare online le relazioni e aprire un confronto nell’intento di raccogliere e riunire il massimo consenso su prospettive del tutto diverse. E tuttavia ora si sono aggiunte nuove urgenze e nuovi problemi.

Nelle more di una proroga al prossimo 4 giugno dei termini del procedimento, concessa dal Comune all’Ufficio Tramvia per l’elevato numero e consistenza delle osservazioni depositate anche da enti istituzionali, è intervenuta l’emergenza Covid-19, che ci mette di fronte all’urgenza di rivedere scelte strategiche, non solo nel campo della sanità pubblica, ma di tutta l’economia cittadina, particolarmente nel campo del turismo, del commercio e del trasporto pubblico locale.

Concordiamo con quanto detto in parte dallo stesso sindaco Nardella circa la necessità di fermare e riconsiderare la prosecuzione del progetto tramvie. Riteniamo pertanto utile, per la consapevolezza dei cittadini e della stessa amministrazione, riportare l’appello sottoscritto da tante persone che da tempo studiano e riflettono su questi argomenti e di quanti in proposito condividono perplessità e preoccupazioni, in particolare in questo tragico momento.

APPELLO

Si interrompa la riapertura di qualsiasi cantiere tranviario a partire da quello della Variante al Centro storico e si sospenda sine die qualsiasi procedimento di approvazione di nuove linee, cominciando da quella per Bagno a Ripoli.

Ci si liberi dall’obbligo di un investimento gigantesco che copre più del 60% del bilancio triennale del Comune in un momento di drammatica carenza di risorse e si avvii una completa riconsiderazione della convenzione e degli obblighi che da essa discenderebbero.

Per l’emergenza sanitaria nel trasporto pubblico locale si prevedono a tempo non determinato severe misure di sicurezza e di distanziamento. Ciò obbliga ad una riformulazione completa di tutti i piani economici e finanziari concordati tra privati e pubblica amministrazione.

Ciò vale particolarmente per le linee tranviarie in esercizio, già oggi falcidiate dall’azzeramento del turismo e dalla drastica riduzione di corse e passeggeri e tuttavia generatrici di debiti mediante il perverso meccanismo del project financing che ci impegna fino al 2046.

Tanto più oggi apparirebbe scriteriata un’ulteriore dissipazione di risorse pubbliche per la realizzazione di nuove linee, di nuove macchine mangiasoldi del tutto inadatte nello scenario sconosciuto che dovremo fronteggiare.

Nel dopo Covid-19, mentre già impallidisce il sogno della Grande Firenze che sta dietro l’incessante procedere della rete tranviaria e dei relativi investimenti immobiliari, si dovrà accelerare la transizione ad una mobilità condivisa, autonoma, elettrica e digitale, con conseguente necessità di rivedere completamente le forme del trasporto collettivo.

Anche i mutamenti nell’organizzazione del lavoro dettati dalla diffusione dell’home working e l’attenuarsi degli spostamenti dovuti al turismo o all’intrattenimento produrranno profondi cambiamenti nella mobilità e nell’organizzazione sociale. A Wuhuan la “riapertura graduale” prevede che si lavori il più possibile on remote e, quando necessario, si vada in luoghi di lavoro rarefatti e protetti e ci si vada in auto.

Ecco perché proseguire con uno strumento, quello delle tramvie, che aveva già dimostrato tutti i suoi limiti e che appartiene ad un’epoca che è ormai alle nostre spalle è un insostenibile spreco che nel dopo Covid-19 non ci possiamo permettere.

Tanto più che non è il momento, uscendo da una pandemia, di abbattere piante sane che ci regalano ombra e ossigeno, né di ricominciare a produrre polveri con nuovi cantieri, e inquinamento con nuovi blocchi e deviazioni del traffico

Liberiamo del tutto Firenze da questa ulteriore prova!

La città riprenda il controllo della pianificazione sulla mobilità pubblica e privata !

* * *


martedì 23 febbraio 2021

Per una Italia dei popoli sovrani


 

 

Alessandro Rampani, oltre che lavorare in una piccola ma interessante radio svizzera di lingua italiana, con la quale sta facendo conoscere la nostra rete Autonomie e Ambiente, è anche il principale animatore di una iniziativa che si chiama Italia Popolo Sovrano. Realtà che, per il suo accentuato decentralismo e per il sostegno che esprime a una trasformazione in senso "svizzero" del nostro stato centralista, dovrebbe essere chiamata "Italia dei popoli sovrani". Rampani è anche l'autore di un manifesto antipartitocratico, scritto nel corso degli ultimi anni, di cui qui pubblichiamo volentieri ampi stralci. 

Grazie Alessandro! Siamo in tantissimi che abbiamo maturato, spesso in solitudine, idee antipartitocratiche e decentraliste per il futuro. Se riusciremo a fare rete, cambieremo l'Italia e l'Europa.

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Introduzione

Un progetto, un sogno, una idea, una speranza che il popolo possa trovare nella lettura di questo “proclama” le motivazioni e lo stimolo per cambiare la propria condizione di schiavo del sistema socio politico al quale siamo stati sistematicamente indottrinati.

CAMBIARE SI PUO’ – CAMBIARE SI DEVE!

(...)

La Costituzione ovvero la nostra Bibbia del 27 dicembre 1947, recita:
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti stessi della Costituzione. 

Questa affermazione costituisce il pilastro maestro di ogni cittadino italiano, non fosse che il sistema della partitocrazia politica che ne è seguito non ci ha mai messo nelle condizioni di esercitare realmente la nostra sovranità, nelle forme possibili. Il sistema partitocratico in questione si è appropriato del potere e del conseguente controllo del popolo previo una presunta democrazia con la quale deleghiamo a degli sconosciuti il nostro destino.

(...)

Con il voto ci viene chiesto di conferire il potere a degli sconosciuti che dovrebbero impegnarsi con onore, onestà e lealtà a risolvere i problemi della nazione. In pratica quel voto è una sorta di cambiale con firma in bianco che ogni cittadino dovrà pagare per sempre.

(Alessandro Rampani, nei suoi scritti, coltiva l'idea dell'astensionismo, come non voto consapevole, extrema ratio che periodicamente torna d'attualità nelle democrazie "reali", nelle democrature - Ndr)

LA TECNICA DELL’INDOTTRINAMENTO

Che cosa significa la tecnica dell’indottrinamento? E a chi si ispira? La risposta è molto semplice, persino banale. La politica ha imparato molto dalle religioni e la tecnica è la medesima: l'arte della parola, l'arte dell'indottrinamento.

Dalle parole nascono prima le illusioni, poi le bugie che diventano inganno. Col tempo la politica è diventata un arte raffinata quanto diabolica; si sono sviluppati principi ideologici sempre meglio collaudati che hanno dato vita alla sistematica frammentazione delle masse, dei cittadini, fieri di sbandierare le bandiere della loro schiavitu', quelle dei loro partiti.

Dispongono di uno strumento potente e devastante per affermare le loro litanie, la televisione!

(...)

LA PAROLA E' LA LORO ARMA

Le vite di milioni di persone sono nel pugno di poche centinaia di individui; davvero ci dobbiamo rassegnare a questo castigo, a questo destino? Un fenomeno, quello del condizionamento, che accade in tutti i paesi del mondo; da sempre viene usata la tecnica delle religioni. La dove non basta la parola e la persuasione, la violenza, il terrore e la morte sono sempre ottimi argomenti di persuasione. Il colmo è che quasi sempre a conferire tanto potere siamo sempre noi, il popolo!

Tutto questo non puo’ durare in eterno, tutto questo non si deve tramandare di generazione in generazione come si usa fare con le tradizioni popolari.

Milioni di persone non possono essere usate e sottomesse al volere di poche persone in nome della partitocrazia che per affermarsi non esita ad usare ogni strumento coercitivo!

(...)

NO ALLA GLOBALIZZAZIONE

...un pericolo mortale che vuole affermare l’economia a scapito delle vita umana e della moltitudine delle etnie, razze, culture, e tradizioni presenti in paese.

Dobbiamo invece affermare il VALORE DELLE RISPETTIVE RADICI da cui trae la vita di ognuno con le proprie naturali origine che devono essere mantenute, coltivate e preservate.

L’Italia, il nostro paese è abitata da una discreta moltitudine di “tribu” ognuna con le proprie peculiarità, originalità, cultura, tradizioni e persino con tante lingue diverse! Ognuno deve poter conoscere e salvare le proprie radici, in ogni luogo e per tutti i popoli.

E’ autentica follia pensare che siamo tutti uguali e uniformabili alla ragion di stato, alla dittatura commerciale, alle banche, alla globalizzazione.

(...)

L’ORA E’ GRAVE, ANZI DRAMMATICA!

Altro che il Covid-19!

Ci dobbiamo attivare rapidamente per costituire dei “comitati regionali” con il compito di informare la nostra popolazione e nell'immediato organizzare appositi referendum regionali per affermare la propria autonomia e sovranità amministrativa.

Contestualmente affermare la volontà di rinunciare ad ogni forma di organizzazione partitocratica secondo i vecchi dettami!

Per conseguire pacificamente questo cambiamento radicale il popolo si avvale proprio della sua Costituzione al fine di affermare il sacro diritto alla propria esclusiva sovranità e di esercitarla nelle forme piu’ opportune per il buon vivere sociale.

(...)

Il referendum è lo strumento naturale, democratico ed essenziale con cui dare voce al popolo in ogni occasione in cui è necessario esprimere delle scelte, delle decisioni e la propria volontà anche di carattere amministrativo oltre che legislativo.

Per troppo tempo abbiamo dovuto subire le decisioni unilaterali di chi è susseguito al governo del paese; privandoci dei nostri diritti naturali e per spingerci sempre piu’ rapidamente verso l’omologazione a poteri sovranazionali ai quali si sono prestate senza ritegno anche le piu’ alte cariche del paese.

(...)

Il popolo intende DISCONOSCERE tutti i TRATTATI E/O CONVENZIONI firmate da esponenti e da governi che hanno agito senza informare, chiedere e ottenere il parere positivo del popolo medesimo. Ogni conseguenza e oneri sono e saranno a carico di ogni singolo firmatario che ne risponderà anche al popolo per i danni derivanti e conseguenti.

(...)

Con questa iniziativa si intende affermare l'autonomia amministrativa di ogni singola regione affidata a professionisti ed esperti in materia.

Come già accennato, non dovranno piu’ gravare sulle spalle dei cittadini i costi della politica tradizionale; saranno tutti licenziati.

Le loro faraoniche strutture cosi dette istituzionali e ogni sorta di privilegi saranno tutti aboliti.

(...)

LA COSTITUZIONE E LA PACE

(...)

...Richiamando la Costituzione, la Repubblica Federale ripudia la guerra e la violenza... 

(...)

La fabbricazione e la vendita di armi di qualsiasi genere è severamente vietata a chiunque; eccetto la produzione di strumenti per la difesa nazionale.

(...)

RUOLO E COMPITO DEI COMUNI

I comuni saranno retti da amministratori... nominati dal popolo...

Ai comuni è affidato un compito molto importante. Dovranno essere organizzati per poter gestire l'occupazione lavorativa con appositi sportelli.

(...)

Il lavoro rappresenta un diritto prioritario e assoluto ed è severamente vietata ogni forma di discriminazione relativamente all'età o al sesso.

(...)

Gli stranieri che hanno idonee qualifiche e ricevono un contratto di lavoro devono avere parità salariale. Ogni speculazione da parte del datore di lavoro sarà opportunamente punita; e lo stesso per chi accetta di lavorare in nero. 

(...)

La prima casa costituisce un dritto supremo e non imponibile che deve essere incentivato e appositamente sostenuto.

Il diritto ad una abitazione deve essere garantito a tutte le persone in difficoltà; non devono esistere i cosiddetti senza tetto. Ogni regione ha l’obbligo insieme ai comuni di individuare idonee strutture di mutuo soccorso.

SOVRANITA' MONETARIA

Il popolo deciderà quale moneta locale stampare (una unica moneta nazionale o diverse monete regionali). In questo modo verrà affermata la piena indipendenza dei territori... Con essa si intende affermare anche la propria autonomia a sostegno delle proprie radici storiche e culturali, a favore del LOCALE, rinnegando di fatto ogni genere di imposizioni derivante dalla globalizzazione.

Apposite norme dovranno essere introdotte per incentivare e tutelare la produzione locale, norme che dovranno affermare la priorità rispetto ai prodotti d’importazione, particolarmente in agricoltura e quindi nella tutela del territorio.

Lo sviluppo e la crescita della nazione, quindi l'interesse del Popolo dovrà concentrarsi sul rispetto dell'ambiente.

Quindi: ricerca, sostegno e applicazione di energie alternative rispetto a quelle tradizionali. 

(...)

Tutto il territorio della Repubblica Federale appartiene ai cittadini e pertanto la proprietà privata è subordinata alla proprietà collettiva (art. 42 Costituzione)...

(...)

DIRITTO ALLA SALUTE

Il diritto alla salute e alla assistenza medica in ogni sua forma deve essere garantita a tutti coloro che non disponendo delle condizioni economiche utili devono essere tutelati e assistiti adeguatamente in tutti i campi delle medicina e delle sue applicazioni, comprese quelle di prevenzione, applicazione e mantenimento.

A nessuno puo' essere imposto un qualsiasi trattamento farmaceutico preventivo senza esplicita accettazione del soggetto o di chi ne ha la genitorialità.

NON VI E' PIU' TEMPO

Non possiamo più permetterci il lusso di demandare, cioè firmare delle cambiali in bianco , per continuare ad alimentare il sistema perverso che sappiamo e che ha determinato in massima parte l'attuale condizione del paese.

(...)

... il popolo deve affermare la propria sovranità, legalmente.

La Costituzione è la nostra Bibbia, il diritto a determinare il futuro di ogni cittadino non puo’ piu' essere affidato a terzi.

(...)

Per questo si devono costituire con urgenza i sopra citati "comitati regionali" per dare vita alla REPUBBLICA FEDERALE ITALIANA!

Ognuno puo’ contribuire a migliorare questa scrittura e questo progetto che certamente è perfettibile con idee e proposte su come conseguire questa iniziativa.

Grazie sin d’ora per ogni contributo e supporto al progetto.

Ognuno si senta impegnato e consapevole dei propri diritti ma anche del dovere di garantire un futuro alle nuove generazioni.
 

(In nessun caso e a nessun fine questi stralci e queste trascrizioni devono essere considerate esaustive del pensiero originale di Alessandro Rampani e degli amici di Italia Popolo Sovrano, che sono persone vere e vive e stanno ancora elaborando i loro pensieri, seguendo maestri come Gandhi e Simone Weil. Ndr).

 

domenica 21 febbraio 2021

Costa San Giorgio è troppo e stroppia

Persino una amministrazione sorda e miope come quella Nardella dovrà trovare un limite! La signorilizzazione di Costa San Giorgio e la svendita di Boboli e Belvedere sono veramente troppo e il troppo stroppia.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato stampa di Idrafir.

Lo scenario dell'albergo-incubo Costa San Giorgio, l'ennesimo disastro fiorentino dell'amministrazione Nardelle (fonte: Idrafir, 2021)

Oggetto: Albergo fra Forte Belvedere e giardino di Boboli: si esprime anche Eike Schmidt
Data: 20 febbraio 2021

Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Giano della Bella 7, 50124 FIRENZE, Tel. 055.22.39.92, 320.053.52.58

 

COMUNICATO STAMPA, 20.2.’21

 

Albergo di lusso sotto Forte Belvedere e sopra il giardino di Boboli: si esprime anche Eike Schmidt

 

Allertato dai cittadini, ha scritto alla Direzione urbanistica di Palazzo Vecchio e al Soprintendente. Idra ringrazia e gira la sua lettera alla Giunta fiorentina, al Consiglio comunale e al Quartiere 1

 

Ricostruendo la vicenda che ha portato Palazzo Vecchio ad avallare in piena area Unesco, fra Boboli e il Giardino Bardini, una variante al regolamento urbanistico priva di valutazione ambientale strategica, Idra ha scoperto che proprio il ‘vicino di casa’ del nuovo proprietario della ex Caserma Vittorio Veneto, Eike Schmidt, è stato tenuto all’oscuro dei contenuti del progetto oggetto della Variante

L’associazione ha pensato bene quindi di allertare il Direttore delle Gallerie degli Uffizi (che comprendono il Complesso Museale di Boboli), documentandolo con le prime osservazioni proposte lo scorso  luglio all’Amministrazione comunale (seguite poi a settembre da un secondo blocco di riflessioni critiche sul metodo e sul merito della procedura adottata da Palazzo Vecchio: qui tutte le osservazioni fin qui formulate).

Se è vero quello che si legge nella corrispondenza scambiata con Idra da settembre ad oggi, nessuna soddisfazione ha ricevuto la reiterata richiesta di informazioni da parte di Eike Schmidt. Una circostanza quanto meno singolare, se si pensa che le due istituzioni, deputate alla tutela di beni così preziosi, appartengono allo stesso Ministero!

Il direttore degli Uffizi ha preso dunque in questi giorni carta e penna, e ha scritto sia alla Direzione urbanistica del Comune di Firenze sia alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, richiamando senza ambiguità l’attenzione sulla straordinaria delicatezza del contesto in cui si colloca la Variante che prevede - a beneficio di una nuova destinazione urbanistica turistico–ricettiva all’86% - una profonda ristrutturazione edilizia: “E’ d’uopo rilevare la necessità che qualsivoglia iniziativa e/o intervento che interessi le aree immediatamente prossime al Complesso Museale di Boboli, debba essere posto in essere nel rispetto del primario obiettivo di garantire e preservare l’integrità del patrimonio culturale dello stesso.

Paradossale, agli occhi del cittadino comune, ciò che il prosieguo della lettera testimonia: che il responsabile di uno dei più ammirati e celebri giardini rinascimentali e post-rinascimentali d’Europa debba, per giustificarne le esigenze di tutela, enumerare e descrivere minutamente ai responsabili di organi di rilievo come la Direzione Urbanistica e la Soprintendenza le caratteristiche e le fragilità di un bene storico-ambientale così noto e prestigioso, quasi che se ne sia smarrita la memoria proprio fra le autorità istituzionali preposte alla custodia e alla valorizzazione degli assetti urbanistici:  

"Il Giardino di Boboli – aggiunge infatti Schmidt nella missiva indirizzata per conoscenza anche al Difensore civico della Toscana e a Idra – è un museo a cielo aperto di inestimabile valore culturale, e come tale deve essere preservato nella sua totale integrità fisica tanto in superficie quanto nel sottosuolo”.

E’ noto, giova qui ricordare, che il progetto di grande albergo nella collina sovrastante le sorgenti prevede, negli elaborati presentati al Comune, interventi cospicui di scavo in sotterraneo, per ospitare due parcheggi, un tunnel carrabile e più servizi interrati…

“E’ dovere pertanto dello scrivente Istituto – prosegue la nota di osservazioni sulla procedura relativa alla Variante al Regolamento Urbanistico Ex Caserma Vittorio Veneto – adoperarsi per mettere in atto ogni misura utile a tutelare, gestire e valorizzare le proprie collezioni, comprensive di beni archeologici, storico-artistici, architettonici, paesaggistici e naturali.

In proposito, fra i tesori che quel sottosuolo potrebbe nascondere sono da annoverare le testimonianze della prima comunità cristiana raccoltasi, nella Florentia romana, attorno alla vicinissima Chiesa di Santa Felicita (si veda in proposito la segnalazione della dott.ssa M. Cristina François, già conservatrice dell’Archivio Storico Parrocchiale di Santa Felicita, in nota all’Osservazione n. 20 trasmessa da Idra alla Direzione Urbanistica).

Il direttore degli Uffizi non omette di segnalare “alcuni profili di particolare rilievo”, a partire dalle proprietà ambientali e idrogeologiche intrinseche del sito, conformato artisticamente e paesaggisticamente dal Tribolo su incarico della duchessa consorte di Cosimo I Eleonora di Toledo. 

Come ‘giardino monumentale’, Boboli è divenuto modello di riferimento a cui tante altre esperienze italiane ed europee si sono ispirate. “Il Parco Monumentale di Boboli, spiega Schmidt, analogamente ad un sistema venoso di un corpo umano, si compone di cunicoli e condutture che trasportano l’acqua che rende rigogliosa la vegetazione, alimenta sorgenti e vivai, depositi e conserve, vasche che custodiscono preziose collezioni di piante acquatiche, fontane e giochi d’acqua che decorano le Grotte, tema tanto caro ai giardini storici monumentali fiorentini prima medicei e poi lorenesi”.

Orbene,  proprio nei pressi della più antica di queste Grotte, detta ‘di Madama’, il progetto di albergo presentato all’Amministrazione comunale dalla proprietà della ex Caserma prevede l’istallazione di un ‘ascensore inclinato’ a servizio della clientela: accolti attraverso il portone principale di Palazzo Pitti, superato il cortile dell’Ammannati  il progetto prevede che gli ospiti del resort raggiungano, lungo l’Orto di Giove, il mezzo meccanico che li trasferisca alle camere.

“Come ampiamente documentato in copiosa bibliografia  conclude didascalicamente Schmidt– il regime idraulico di Boboli, sfruttando la pendenza del declivio collinare e applicando empiricamente i principi fondamentali della scienza idraulica basata sulle leggi gravitazionali della fisica (sic!, ndr), è stato pensato e realizzato con un “impianto a caduta”, mediante costruzione di acquedotti che ancora oggi alimentano il Giardino”.

Una sorta di lezione di idraulica elementare…  E forse ce n’è davvero bisogno se l’architettare prende il sopravvento sul progettare. 

Qui infatti il pensiero corre naturalmente alle acque che sgorgano proprio dalla collina di Belvedere (pensiamo alla Sorgente del Menabuoni, o ‘della Mina’), il critico ‘Poggio delle Rovinate’, la cui storica fragilità idrogeologica attestano sia la toponomastica (Via  del Canneto, Vicolo del Canneto, Costa del Pozzo) sia il monito inciso nella targa che Cosimo I fece apporre nel 1565 in Via de’ Bardi, tuttora leggibile (“Cosimo de’ Medici signore di Firenze e di Siena, proibì di ricostruire le case di questo monte tre volte crollate per inadeguatezza del suolo”). E sono quindi da salutare con soddisfazione le esplicite raccomandazioni di commiato: “In ragione di quanto sinora esposto, si chiede cortesemente alla S.V. di tenere in debita considerazione le suesposte osservazioni, al fine di adottare le più opportune determinazioni del caso.

Ecco perché Idra ha voluto compiacersi col Direttore Eike Schmidt per il provvido intervento: “Constatiamo con viva soddisfazione con quanta sollecitudine sia stato raccolto dalle Gallerie da Lei dirette il ragionevole allarme lanciato dalla scrivente Associazione una volta che è stato possibile accertare il mancato coinvolgimento della Direzione delle Gallerie degli Uffizi nel procedimento che ha condotto il Comune di Firenze alla definizione della Variante semplificata al Regolamento Urbanistico Scheda norma AT 12.05 Ex Caserma Vittorio Veneto, adottata in assenza di Valutazione Ambientale Strategica, e dei connessi interventi di trasformazione urbanistica e ristrutturazione edilizia”. E conclude: “Ritenendo utile e opportuno che le istituzioni locali fiorentine abbiano piena contezza delle importanti premure che codesta Direzione mostra di nutrire ai fini dell’integrale tutela del Giardino, la presente viene trasmessa per conoscenza anche al Presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione Urbanistica, ai Gruppi consiliari, al Consiglio di Quartiere 1, al Sindaco e agli Assessori competenti del Comune di Firenze”. Con allegata la nota di Eike Schmidt.

Gratitudine l’associazione ha espresso anche al Difensore civico della Toscana, il dott. Sandro Vannini, che dagli esordi Idra tiene informato sugli sviluppi delle vicenda, “per il reiterato supporto alle istanze di trasparenza che la scrivente Associazione da mesi e mesi sottopone all’Amministrazione Comunale”.


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Dopo il disastro del #trenvai sui Viali del Poggi, dopo il fallimento storico dell'aver svenduto Firenze al turismo di massa, dopo l'ipocrisia dell'essersi convertiti solo a parole alla necessità di riportare a Firenze i Fiorentini, in una vita rionale a dimensione umana, cos'altro serve per capire che l'amministrazione Nardella deve essere fermata? 

Se potete, aderite anche all'appello di Italia Nostra Firenze.



domenica 14 febbraio 2021

Autonomie e Ambiente, anche in Toscana

I media conformisti ci ignorano. Le reti sociali non sono più accoglienti, per il movimento civico, ambientalista e autonomista della Toscana. Siamo costretti a lasciare Whatsapp (anche per colpa nostra, dell'eccesso di chiacchiere senza costrutto). Siamo in molte cose divisi, inariditi, dispersi. Tuttavia non molliamo.

Ascoltate, se potete, questa intervista di Mauro Vaiani alla piccola emittente svizzera Radio Onyx: https://youtu.be/HVH76FFh_vg.

Leggete, se potete, questa lettera che Mauro Vaiani ha scritto oggi ad alcuni attivisti del movimento civico, ambientalista e autonomista della Toscana, di tutte le sue componenti:

https://mailchi.mp/27768c919636/tutto-cambia-fuorch-la-nostra-scelta-civica-ambientalista-autonomista?e=e1759708ac

Massimo rispetto per i dubbi, le angoscie, le speranze, i sogni, gli incubi di tutti, ma alla fine bisogna decidersi. O si continua a lottare per la Repubblica delle Autonomie e per l'Europa delle Regioni, contro le torsioni centraliste e autoritarie (non solo in materia sanitaria), oppure hanno vinto le elite della finta democrazia e delle sue leggi elettorali ingiuste, del centralismo italiano ed europeo, delle catene del debito, dell'omologazione culturale, del globalismo genocida ed ecocida.

E' stato un buon San Valentino? Insomma, vero? Animo! Teniamo desta la speranza.

Ognun di Ferruccio, abbia il cuore, la mano


Tutto cambia fuorché i nostri valori

 


Cari conterranei,


scusate questo messaggio personale, alla fine di un giorno di festa come questo San Valentino 2021. Confido nella vostra comprensione, essendo noi attivisti nel dopolavoro, per i quali la politica è amore, cioè sacrificio e dedizione.

Fare politica in Toscana, al nostro livello di rione e di paese, di periferie urbane e rurali, nell'anno del Covid, è stato più duro di sempre, ma proprio l'impazzare delle decisioni centraliste e autoritarie ci hanno costretto a ridurre tutto all'essenziale. Ciò in cui crediamo è stato scorticato e oggi ne rimane solo l'osso.

Tanti di noi si sono impegnati per le regionali toscane del 2020 (Costituente Libera Toscana, Patto per la Toscana con Roberto Salvini, Toscana Civica, Orgoglio Toscana, con la candidatura di Tiziana Vigni). Siamo diversi, ma crediamo nel dialogo e nel fare rete, attorno alle cose concrete di cui le nostre comunità hanno bisogno.


Dopo l'insediamento di questo governo di salute pubblica, ne avremmo di critiche da fare, ma le parole lasciano il tempo che trovano. Se siamo davvero Liberi Toscani, dobbiamo agire, non solo criticare: dall'Abetone a Vecchiano, anche quest'anno ci sono elezioni e se il nostro mondo civico, ambientalista e autonomista è vivo, dovranno esserci delle proposte e delle candidature. Nessuno rinunci a partecipare, se può!

Intanto, fòri Toscana, si moltiplicano le "fondazioni" o gli "annunci" di nuovi partiti politici nazionali per partecipare alle prossime elezioni politiche (che comunque non ci saranno prima del 2022). Alcuni di noi, però, hanno già deciso come partecipare alla vita politica della Repubblica: sarà con Autonomie e Ambiente (una realtà che è stata resa possibile con il contributo decisivo di attivisti civici, autonomisti, ambientalisti toscani), perché è una proposta seria, radicata nella storia di questa Repubblica delle Autonomie. Se la volete conoscere, ascoltate questo podcast e visitatene il sito.

Infine mi permetto di ricordare che è iniziata, nell'attuale Parlamento, una battaglia trasversale e inclusiva, a cui partecipano persone e movimenti diversi, per arrivare alle prossime elezioni politiche con una legge elettorale più giusta. E' un risultato improbabile, ma non impossibile. Se volete saperne di più, cliccate qui.

Non siamo certo dei vincenti, ma nemmeno dei rassegnàti. Come dicono i nostri amici e compagni di Catalogna: non siamo qui solo per cambiare la forma di uno stato, ma per cambiare secolo. Per la Repubblica delle Autonomie, per l'Europa delle Regioni, per l'autogoverno di tutti, dappertutto, abbiamo un compito, da svolgere con gioia e generosità. Non sottraiamoci.

Un abbraccio.

 

Mauro Vaiani
 

Copyright © 2021 Collegamento Liberi Toscani, All rights reserved.

 

(lettera mandata il 14/2/2021 con Mailchimp
fonte: https://mailchi.mp/27768c919636/tutto-cambia-fuorch-la-nostra-scelta-civica-ambientalista-autonomista?e=e1759708ac)

lunedì 8 febbraio 2021

Svendono anche Boboli e Belvedere


 

Aderiamo tutti all'appello per evitare la svendita anche di Boboli e Belvedere, in relazione agli affari che società anonime di capitali, estranee alla nostra città, vogliono fare su Costa San Giorgio. Firenze è già stata abbastanza svenduta e sventrata da cantieri vergognosi come il Buco Foster e il minacciato nuovo treno-tram sui Viali. Ora basta!

Ci ha raggiunto attraverso Italia Nostra Firenze. Si era mossa anche l'associazione Idra. Ci aveva già segnalato l'iniziativa Fabrizio Valleri, referente di Libera Firenze. Le adesioni si moltiplicheranno, perché credo che i cittadini di Firenze, almeno quei pochi sopravvissuti che vivono in centro, si stiano rendendo conto che la giunta Nardella non ne azzecca una. Continua a mettere in pericolo i beni comuni, a disprezzare la vita rionale, a calpestare la storia. 

Il 31 ottobre 1737 l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa e Francesco Stefano di Lorena, appena nominato Granduca di Toscana stipularono il famoso Patto di famiglia perché i beni artistici e culturali di Firenze rimanessero a disposizione di tutto il popolo. Si staranno rivoltando nella tomba, di fronte agli attuali processi di privatizzazione e signorilizzazione del centro storico di Firenze. La giunta di Napoleone Nardella ha veramente superato ogni limite. Visto che siamo anche in mezzo a una crisi drammatica, in tempo di pandemia, dobbiamo mobilitarci per cacciarla e sostituirla con una giunta di salute pubblica! 

Questo è il testo integrale dell'appello, con la mail a cui mandare la propria adesione:

Manifesto Boboli-Belvedere 

febbraio 2021 

Nel cuore del Centro storico Unesco di Firenze risulta essere stato accordato dall’Amministrazione comunalecon l’adozione di una Variante urbanistica del tipo ‘semplificato’ e con l’esclusione del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica - il primo via libera ad una gigantesca ipotesi di trasformazione proposta da un facoltoso privato accanto al Giardino rinascimentale di Boboli, a Palazzo Pitti e al Forte Belvedere, sulla collina che dirimpetto ospita la Villa e il Giardino Bardini. Il caso è salito oramai all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. L’intervento porterebbe infatti ad una ristrutturazione edilizia profonda e al cambio radicale di destinazione di un vasto complesso di ambienti ex conventuali di origine medievale e di qualità architettonica elevata, già per decenni sede di una Scuola di Sanità militare, incastonato nel grande mosaico dei beni fra i più cari ai fiorentini e al mondo intero. Sui suoi oltre 16.000 metri quadri di superficie si prospetta, per una quota vicina al 90%, la realizzazione di una imponente struttura ricettiva di superlusso. Apparentemente indispensabili, stando al disegno presentato al Comune di Firenze, ingenti scavi per far posto in sotterraneo, nel fragile ‘Poggio delle Rovinate’ (un toponimo che racconta le caratteristiche idrogeologiche dei luoghi), a parcheggi, a un tunnel carrabile, a magazzini e servizi. E, ancora, a beneficio della ricca clientela attesa nei 300 posti letto programmati, si ipotizzano collegamenti meccanici con l’albergo (funicolare? cremagliera? ascensore inclinato?) da Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, con servitù di passo incompatibile con tali proprietà demaniali, e da Forte Belvedere sulla cresta della cinta muraria che delimita il confine col Giardino.

In cambio, la collettività riceverebbe accesso agli ambienti restaurati di pregio storico, artistico e architettonico del complesso. Ma non si trova traccia, nell’avallo di Palazzo Vecchio, di alcuna precisazione circa i tempi, le modalità e le condizioni di questa ipotesi di fruizione. Mentre gli stessi uffici tecnici comunali che si occupano di mobilità hanno escluso categoricamente che si possa intervenire su questo spicchio di Firenze, minacciato di divenire epicentro di una cantierizzazione pesante, sotto ogni riguardo difficilmente sostenibile. La collina di Belvedere è peraltro, nel panorama fiorentino, una fortunata eccezione: la consistente pendenza della Costa San Giorgio lungo il crinale e la distanza dai flussi turistici di massa della dolce e tortuosa Via San Leonardo, dai piedi del Forte Belvedere ai viali del Poggi, permettono a questa viabilità di vivere e far vivere una condizione particolare. Qui rimane possibile passeggiare godendo di ritmi e percezioni visive, sonore e olfattive ancorate alla storia dei luoghi e all’identità dei manufatti e dei muri, intonacati e istoriati con geometriche fantasie di graffiti. 

Appaiono, questi, valori che conviene assolutamente preservare, difendendoli da una penetrazione di massa ispirata al modello turistico speculativo che fino alla vigilia della pandemia ha segnato Firenze.er tutti questi motivi consideriamo importante e urgente che l’Amministrazione comunale adotti un provvedimento di sospensione dell’iter della Variante urbanistica in questione, ed apra un dibattito pubblico che permetta alla cittadinanza, all’associazionismo e agli esponenti del mondo della cultura, lasciati di fatto all’oscuro delle caratteristiche dell’intervento proposto e impossibilitati, a questo punto del procedimento, a intervenire col contributo delle proprie osservazioni, di recuperare il terreno perduto in fatto di conoscenza, trasparenza e partecipazione alle decisioni che toccano un contesto così prezioso della città storica.

* * * 

PER ADESIONI scrivere all'Architetto Giorgio Galletti (attuale consulente per il Giardino Bardini e già direttore del Giardino di Boboli), alla sua mail giorgiogalle10 dot gmail dot com (la scriviamo così per ridurre gli spam; così i robot e le persone troppo pigre lo disturberanno un po' meno).

Potete scrivere anche a noi, qui, sul blog di Diverso Toscana.


domenica 7 febbraio 2021

L'arte è vita

L'arte è vita.

Una bella manifestazione si è tenuta oggi, domenica 7 febbraio 2021, a Firenze, in piazza SS. Annunziata, nonostante la pioggia.

E' stata promossa dalla rete di persone, gruppi civici, associazioni, movimenti, partiti, raccolta nel "Fuoco di Firenze". Erano presenti anche Fabrizio Valleri con tanti attivisti di Libera Firenze.

Per maggiori informazioni:

https://www.controradio.it/manifestazione-lavoratori-dello-spettacolo/

Il mio personale omaggio agli artisti manifestanti, che riprende un momento di grazia, l'esecuzione della sonata K 292 di Mozart:

https://youtu.be/1XIzzYFWxts

Ne ha dovuto parlare anche la RAI, unitamente a un'altra bella iniziativa di disobbedienza civile, tenutasi davanti al teatro Puccini: la lettura pubblica de "Le ragazze di San Frediano" di Vasco Pratolini, da parte delle attrici Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino. Su quest'altra iniziativa leggete:

https://theworldnews.net/it-news/la-protesta-delle-attrici-davanti-ai-teatri-di-firenze-leggendo-pratolini

Qui una foto scattata da me:


Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per quest'evento e che ci hanno partecipato.

Mauro Vaiani

blogger di Diverso Toscana


 

 

martedì 2 febbraio 2021

Ognun di Ferruccio abbia il cuore, la mano

Ci rivolgiamo a coloro che credono nelle liste civiche, ambientaliste, autonomiste, come Libera Firenze, come Un Cuore per Vecchiano, come Pratomagno Sostenibile, come Per Siena; a coloro che si sono spesi per tentare di cambiare la politica toscana, mettendo in campo i propri corpi e i propri soldi, non chiacchiere, attraverso le liste di Patto per la Toscana, Orgoglio Toscano, Toscana Civica; a coloro che credono nei principi localisti, territorialisti, autonomisti della Costituente Libera Toscana; a coloro che sono disponibili a fare rete, in tutta Italia, in Europa e oltre, con Autonomie e Ambiente, per l'autogoverno di tutti dappertutto.

 

Museo Francesco Ferrucci, a Gavinana (foto M.Vaiani, 2021)


A tutti ci permettiamo di ricordare che nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per questa grande opera politica dell'autogoverno, che è una incredibile fatica (non è per tutti) ma anche una grande storia d'amore (anche questa non è per tutti).

Il mondo cambia continuamente e se non fosse stato per la pandemia sarebbe stato qualcos'altro. Chi ha principi profondi e capacità di pensiero e di azione coerenti, non ha paura. Un verso troppo poco conosciuto del Canto degli Italiani recita ognun di Ferruccio abbia il cuore, la mano. Ispiriamoci all'eroe della Repubblica Fiorentina o almeno cerchiamo di non essere maramaldi.

Non i blog della controinformazione, ma la stampa internazionale più moderata e paludata, è piena di critiche feroci alla gestione della pandemia da parte della OMS, al fiasco sui vaccini della Unione Europea (che ha incrinato l'immagine della Commissione "Ursula"), al disastro degli acquisti centralizzati del supercommissario Arcuri. Afferriamo quest'attimo! E' più che mai il momento di essere rigorosi e preparati attivisti contro il centralismo autoritario.

Tutte le grandi potenze del mondo sono messe sotto accusa, dai loro cittadini, perché sono magna latrocinia, colpevoli di centralismo, autoritarismo, militarismo, colonialismo interno ed esterno. I disastri interni e internazionali commessi dalle maggiori potenze come (in ordine di grandezza demografica) Cina, India, Stati Uniti d'America, Indonesia, Pakistan, Brasile, Nigeria, Russia, Giappone, Messico, Filippine, Egitto, Etiopia, Iran, Myanmar-Birmania, gridano vendetta e non resteranno senza conseguenze, nell'era della mobilitazione sociale di reti globali di cittadinanza attiva.

Il centralismo continua a collezionare fiaschi clamorosi e spesso criminali. Anche noi, quindi, che vogliamo essere Liberi Toscani, dobbiamo fare la nostra parte.

Per coloro che sono interessati, a un pensiero globale anti-globalista e a una azione locale in prima persona, segnaliamo l'apertura di una modesta iniziativa di collegamento tra Liberi Toscani che vogliano candidarsi a guidare il cambiamento civico, ambientalista, autonomista nel proprio quartiere, rione, frazione, paese. Per maggiori informazioni scriveteci.

Bona Candelora, il giorno in cui si scruta il cielo per capire se dell'inverno siamo fòra.


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