E' arrivato il momento di trasformare il "NO" al centralismo che abbiamo espresso il 4 dicembre scorso, contro la riforma Boschi-Renzi-Verdini, in una azione politica diretta per la libertà e la giustizia, per la difesa dei beni comuni e dei servizi pubblici universali, per una radicale democratizzazione delle istituzioni dell'autonomia locale in Toscana, per rispondere alle attese della povera gente, per abbracciare senza riserve la fine del consumo di suolo e una politica zero-rifiuti, per la riforma dell'Euro e della casa comune europea, per il disarmo e la pace mondiale.
Chi scrive farà la propria parte, dopo trent'anni di attivismo e di studi sull'autogoverno della Toscana, a quasi vent'anni dalla pubblicazione di "Noi Stessi" (Vaiani, 1998), dopo aver condotto, nel proprio dottorato un approfondimento sulle condizioni sociali che rendono possibile la fine della concentrazione di ricchezze e di potere, in una nuova primavera delle democrazie locali (Disintegration as Hope, Vaiani, 2013).
Occorrono nuovi movimenti per l'autogoverno democratico, capaci di avviare, ciascuno nel proprio territorio, una concreta esperienza di riscatto sociale, oltre che in grado di federarsi dalla Scozia alla Corsica, dalla Catalogna al Kurdistan turco, per riformare la casa comune europea e tornare a impegnarci tutti insieme in un movimento internazionale per il disarmo e la pace mondiale.
Ne occorrono anche nei diversi territori italiani e noi abbiamo fiducia che si stiano formando, a cominciare dal DEMA a Napoli e dal rinnovamento degli storici movimenti indipendentisti e federalisti, come quelli della Sardegna e del Veneto.
Ne vogliamo fondare uno anche in Toscana: un nuovo movimento per l'autogoverno della nostra madreterra.
C'è una Toscana da riscrivere, grazie alla veraforza operosa e mite della nostra della nostra coesione vernacolare, delle nostre tradizioni e libertà, dei sentimenti democratici e sociali che traggono ancora vita dalle nostre radici anarchiche e socialiste.
Dateci una mano.
Vi aspettiamo sabato 4 marzo 2017, alle 10, al circolo operaio di Porta al Prato, in via delle Porte Nuove 33, a Firenze.
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