Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

giovedì 3 dicembre 1992

Vent'anni per le primarie

Ho ritrovato questo documento, del tempo dei movimenti, primi anni Novanta. Chiedevamo già le primarie, nella nostra Prato, dove volevamo uscire dall'autunno del "partito-stato"! E non so se farmi un vanto della lungimiranza di allora, o considerarmi un dropout della politica, visto che dopo vent'anni ancora non sono riuscito a convincere il mio mondo civico-liberale a organizzarle davvero! Lascio ai miei tre o quattro gatti toscani il giudizio (Archiviato su Diverso Toscana il 12/7/2011).

Memoria di opposizione, proposta di governo, primarie

Appendice al rapporto
TRADIZIONI E LIBERTA' (v.7)

Prato, giovedì 3 dicembre 1992

La versione 7 del rapporto  è stata seguita, dopo pochi giorni, da un documento della LVNA in cui si chiede lo scioglimento del consiglio comunale. Questa richiesta sta incontrando in queste ore il consenso della Rete, di molte figure dell'area post-comunista (sia indipendenti, sia di Rifondazione, sia del PDS), di esponenti dei movimenti giovanili socialista e democristiano. Si tratta, implicitamente, di una conseguenza del rapporto stesso.
E' più che mai urgente  il problema di chi parteciperà al progetto e soprattutto di quali persone, nei vari comuni, sapranno raccogliere la cultura ed il patrimonio dell'opposizione, per candidarsi al governo della città e della provincia.
Il rapporto prefigura un'autocandidatura precoce di figure che, provenienti o meno da esperienze politiche e sociali, accettino di proporsi alla città restando al di sopra e al di fuori del panorama politico, attualmente ancora troppo frammentato.
I gruppi politici che stanno sostenendo il progetto Tradizioni & Libertà pensano già ad un sindaco-candidato che partecipi ad un programma di consultazioni e ad un processo fatto di tanti piccoli e grandi incontri con le persone e le forze della città, in cui guadagnare, poco alla volta, consenso, come in un processo di “primarie” progressive.
La realizzazione del progetto passa per una distinzione rigorosa tra le varie organizzazioni politiche esistenti o in costituzione che parteciperanno all'elezione del consiglio comunale, e il sindaco-candidato che, personalmente e in modo totalmente libero e autonomo, costruisca una squadra e si proponga a tutta la città, senza mai cedere, nel corso dei mesi, mai un'oncia della propria autonomia.
Il punto di incontro tra il sindaco-candidato e le forze ed i gruppi che lo sosterranno, sarà, con tutta probabilità, un comitato di studio e di alta responsabilità politica che sviluppi il progetto, raccolga gli stimoli provenienti dalla coalizione che sostiene il sindaco-candidato, sia un luogo di ascolto e di ripensamento di tutti i problemi della città.
La prima delle autocandidature che si proporranno in città potrà servire d' esempio e, se legata ad un progetto politico chiaro come Tradizioni & Libertà, aiuterà anche un chiarimento politico profondo nella città. Non sono molti i progetti che potranno veramente scontrarsi in città: uno potrebbe essere quello del mantenimento dell'attuale regime e degli attuali processi di consumo e distruzione del territorio e dei beni pubblici; un altro progetto potrebbe coagularsi su parole d'ordine di una destra demagogica.
Una persona che si facesse avanti con un progetto politico chiaro, che chiedesse il rinnovamento totale dell'attuale ceto politico, che proponesse un programma di ricostruzione e di conservazione, potrebbe essere destinata al fallimento o a bruciarsi, ma potrebbe anche - se la situazione cittadina fosse matura - costringere persone e gruppi a ridefinirsi rispetto a lei stessa.
Le persone ed i gruppi che aderiscono alla richiesta di scioglimento del consiglio comunale hanno un sogno: in gennaio e in febbraio, assieme alle firme per lo scioglimento, raccogliere il consenso di alcune migliaia di cittadini su un sindaco-candidato.

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