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giovedì 28 aprile 2022

Perché dare il 2x1000 a un partito?



Questo sarà uno dei post più noiosi di sempre su questo blog, che già spesso lo è parecchio.

Vogliamo richiamare l'attenzione di tutti i cittadini della Repubblica Italiana sul cosiddetto 2x1000 (due per mille) ai partiti politici, presente ormai da tempo nell'annuale dichiarazione dei redditi.

I motivi per cui così pochi cittadini danno questo piccolo contributo sono totalmente comprensibili, visto il clima di sfiducia e di distanza che i partiti del centralismo autoritario italiano hanno seminato e coltivato nei decenni.

Leggendo la lista, peraltro, coloro che hanno un pochino di competenza politica, non possono fare a meno di notare che alcune delle sigle ammesse al finanziamento volontario agevolato sono, politicamente parlando, delle scatole vuote e senza prospettiva.

Sapete bene che il nostro mondo civico ambientalista autonomista è fortemente critico contro le attuali regole. Troppi dei nostri gruppi locali e territoriali sono al momento ingiustamente esclusi da queste e altre forme di autofinanziamento agevolato.

Eppure, come direbbe Max Weber... Eppure, per chi coltiva una etica della responsabilità e del riformismo, rinunciare a esprimere questa scelta, fosse anche la mera scelta tra il partito meno peggio ai nostri occhi, tra quelli che sono riusciti a registrarsi, non ci pare saggio. 

Al contrario, sarebbe importante che milioni di cittadini si mobilitassero, si informassero e scegliessero.

Ripensateci, quindi.

Quest'anno, per la dichiarazione 2022 (redditi 2021) la scelta è tra queste forze politiche:

PARTITI POLITICI AMMESSI AL BENEFICIO DELLA DESTINAZIONE VOLONTARIA DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF



PARTITO POLITICO

CODICE

Articolo 1 - MDP

Z40

Azione

S48

Cambiamo!

S49

Centro Democratico

A10

Democrazia Solidale – Demo. S

A41

Europa Verde - Verdi

B30

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

C12

IDEA – Identità e Azione – P. e L.

C35

Italexit per l’Italia

C51

Italia dei Valori

C31

Italia Viva

C46

Lega Nord per l’Ind. della Padania

D13

Lega per Salvini Premier

D43

Movimento Ass. Italiani all’Estero – MAIE

E14

Movimento politico Forza Italia

F15

Movimento – La Puglia in Più

E32

Partito Autonomista Trentino Tirolese

K18

Partito Democratico

M20

Partito Socialista Italiano

R22

+ Europa

R45

Possibile

S36

Radicali italiani

S47

Sinistra Italiana

T44

Stella Alpina

U37

Südtiroler Volkspartei

W26

UDC – Unione di centro

Y29

Unione per il Trentino

Z28

Unione Sudamericana Emigrati Italiani

Z38

Union Valdôtaine

Y27

 

Guardando gli ultimi dati provvisori del Ministero delle Finanze, quelli relativi alle dichiarazioni 2020 (redditi 2019), messi in ordine di numero di opzioni ottenute dalle diverse forze politiche, dovrebbero venire a tutti dei dubbi sulla sensatezza di astenersi dalla scelta. Questi soldi sembrano pochi, rispetto a quello che molti grandi partiti spendono. Però, guarda caso, i partiti che ne incassano di più sono anche quelli meglio organizzati, più potenti o comunque in una fase di crescita della loro influenza.



Partiti politici

Opzioni raccolte

% sul totale dei contribuenti

% sulle scelte espresse

Somma ottenuta (Euro)

Partito Democratico

464.074

1,12%

34,11%

6.907.837

Fratelli d'Italia

209.070

0,50%

15,37%

2.697.915

Lega per Salvini Premier

162.000

0,39%

11,91%

1.822.937

Articolo 1 – MDP

52.695

0,13%

3,87%

699.963

Rifondazione Comunista

54.844

0,13%

4,03%

574.499

Federazione dei Verdi

51.295

0,12%

3,77%

574.353

Italia Viva

47.073

0,11%

3,46%

807.964

Lega Nord

44.487

0,11%

3,27%

485.090

Sinistra Italiana

43.157

0,10%

3,17%

504.166

Azione

36.028

0,09%

2,65%

882.093

Movimento politico Forza Italia

32.125

0,08%

2,36%

563.518

Più Europa

29.328

0,07%

2,16%

403.515

Radicali Italiani

18.731

0,05%

1,38%

270.915

Possibile

17.648

0,04%

1,30%

205.266

Sudtiroler Volkspartei

17.450

0,04%

1,28%

310.050

Partito Socialista Italiano

14.291

0,03%

1,05%

149.388

U. Sudamericana E. Italiani

12.903

0,03%

0,95%

118.014

Centro Democratico

8.398

0,02%

0,62%

90.768

Movimento La Puglia in Più

6.640

0,02%

0,49%

67.830

Alternativa Popolare

3.811

0,01%

0,28%

34.696

Cambiamo!

6.211

0,01%

0,46%

54.427

Democrazia Solidale - Demo.S

2.314

0,01%

0,17%

28.058

Italia dei Valori

4.512

0,01%

0,33%

54.339

MAIE

4.733

0,01%

0,35%

47.368

Noi con L'Italia

2.559

0,01%

0,19%

38.979

Stella Alpina

3.128

0,01%

0,23%

27.852

Union Valdotaine

2.862

0,01%

0,21%

41.650

UDC - Unione di centro

2.246

0,01%

0,17%

28.622

Unione per il Trentino

4.570

0,01%

0,34%

46.278

IDEA - Identità e Azione

1.337

0,00%

0,10%

19.530



Dato provvisorio riferito all'anno di imposta 2019

Fonte: https://www1.finanze.gov.it/finanze/2xmille/public/index.php?tree=2021AADUEXM0101

 

In buona sostanza, solo 3 cittadini contribuenti su 100 devolvono il proprio 2×1000. Però questi pochissimi cittadini danno a Partito Democratico, Alleanza Nazionale, Lega Salvini, persino al movimento del ministro per la sanità Speranza (MDP), una marcia in più che le altre forze non hanno.

Vi sentite tranquilli?

Vi va bene così? 

Al mondo civico, ambientalista, autonomista che segue questo blog no, non va bene.

Per questo, nel nostro piccolo, non da ora ma da anni, facciamo propaganda perché si moltiplichino le opzioni.

La nostra scelta va alla Union Valdôtaine, perché è il movimento più antico, più inclusivo, più consolidato della nostra area. Incarna una storia non di perfezione, ma sicuramente di autogoverno di successo per il piccolo territorio della Valle d'Aosta. Si è saputo rinnovare, nella continuità. E' molto più moderato di noi, su tanti temi, ma il dialogo con la nostra rete di Autonomie e Ambiente e la collaborazione con il mondo dell'Europa delle regioni, attraverso l'Alleanza Libera Europea (la European Free Alliance, di cui la Union è stata forza fondatrice) sta intensificandosi.

Indipendentemente però da questa nostra preferenza, ci sentiamo di raccomandare a tutti di fare la propria. Ci sono altre scelte possibili. Magari non c'è quella preferita, ma sicuramente c'è qualche realtà meno peggiore di altre, che merita il sostegno popolare. Votare non basta, bisogna che noi cittadini ci attiviamo di più di quanto abbiamo fatto sinora.

Saremo onesti: non sappiamo quanto questa opzione individuale possa incidere sul futuro di una Repubblica delle Autonomie che vorremmo più fedele alla Costituzione, ma potrebbe essere un modo per tentare almeno di essere cittadini più attivi, o almeno meno passivi, meno obbedienti, meno vulnerabili.

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