YouTube Italia ha cancellato il canale di Byoblu, dopo averlo recentemente demonetizzato. Mezzo milione di italofoni che seguivano il canale sono stati così pesantemente umiliati da un atto di brutale censura.
Nella foto Valerio Malvezzi in un messaggio di solidarietà a Claudio Messora |
Ovviamente il lavoro ultradecennale di Claudio Messora e della sua redazione non si ferma. E' sempre possibile sostenere e seguire Byoblu e DavveroTv attraverso altre piattaforme e altri canali YouTube che non sono stati chiusi. Di certo, però, è stato un attacco scomposto, che viola minime regole di buona fede tra privati (gli editori e la stessa piattaforma YouTube) e le prerogative che la Costituzione assicura alla stampa registrata.
YouTube è un gigante, quindi la nostra protesta forse non lo scalfirà, ma non taceremo. Ci domandiamo perché la stessa multinazionale che assicura ampio accesso a miriadi di realtà piccole, locali, periferiche, spesso dissidenti e ribelli, abbia voluto colpire un canale come Byoblu, mettendone in pericolo la crescita, che era davvero importante.
Non dimentichiamo certo che YouTube da' ospitalità, tra le altre cose, a singoli come chi scrive su questo blog, a gruppi come Libera Firenze, a reti come Autonomie e Ambiente:
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Anche per questo, la scelta di YouTube Italia ci pare incomprensibile, ispirata da qualche forma di odio settario organizzato, presa con una superficialità che non promette nulla di buono.
Non possiamo non ringraziare Alberto Bagnai, di cui pure non condividiamo le scelte recenti e il posizionamento politico, per aver portato la questione in Senato, con limpidezza e precisione:
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Se ci è concesso, vorremmo dire che di Byoblu non ci è mai piaciuto tutto, per questo la difendiamo ancora più strenuamente.
Non tanto perché ha ospitato personaggi improbabili e contenuti veramente discutibili, ci mancherebbe (le tivù pubbliche e commerciali fanno cose ben più drammatiche e senza lasciare a milioni di telespettatori passivi, specie anziani e poveri, alcuna libertà di scelta).
Abbiamo, piuttosto, sempre temuto che le voci "ribelli", senza i necessari approfondimenti scritti e senza adeguati apparati critici, avrebbero comportato il rischio di impigrire e assuefare gli ascoltatori. Un lungo e difficile discorso, questo, contro i leoni da tastiera, gli ascoltatori ridotti a tifosi, lo squadrismo delle chat, le rivoluzioni dal divano, che di certo non riguarderebbe solo Byoblu e che svilupperemo appena possibile.
Intanto, dobbiamo gridarlo: prima di tutto la libertà.
Senza dimenticare la gratitudine, che in politica non è l'ultima delle virtù da praticare con perseveranza!
Byoblu è stata tra le prime e praticamente uniche emittenti a dare spazio agli autonomisti e ai decentralisti in momenti in cui i massmedia sono servi sciocchi del peggior centralismo. Mai dimenticheremo, per esempio, che Byoblu ha ospitato il Patto per la Toscana, quando la maggior parte dei media toscani lo ignoravano o lo ridicolizzavano:
Per concludere, è tempo di fare qualcosa. Andiamo sui siti di Byoblu e di DavveroTv e versiamo il nostro obolo per la democrazia: