Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

sabato 30 novembre 2019

Intervento di Mauro Vaiani ad Aosta



Riportiamo qui la sintesi dell'intervento del dott. Mauro Vaiani al congresso della Union Valdôtaine del 30 novembre 2019 (http://www.unionvaldotaine.org/datapage.asp?id=1566&l=1)


Gressan (Aosta), sabato 30 novembre 2019

Sintesi dell’intervento di Mauro Vaiani Ph.D.
al congresso della l’Union Valdôtaine

Ringrazio di cuore dell’invito e dell’accoglienza. Vi porto il saluto di un ampio schieramento di forze civiche, ambientaliste e autonomiste con le quali il nostro autonomismo toscano è collegato. 


Sono anche emozionato, considerato che parlo davanti a una platea storicamente fedele ai valori della Carta di Chivasso, che sono ancora oggi di ispirazione per tutti noi, oltre che consonanti con I valori del nostro antico CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale), l’organismo che mobilitò I toscani durante la Resistenza e che ospitò al proprio interno intuizioni autonomiste sorte in antitesi al deteriore e infine scellerato centralismo dello stato italiano (prima “liberale”, poi nazionalista e colonialista, e infine fascista).

Sono cittadino di Firenze, ma sono anch’io un po’ montanaro, per le mie origini mugellane. Come voi sapete bene, nella durezza e nella povertà della vita di montagna, non importa quante volte si cada, si venga umiliati, si subiscano privazioni. La gente di montagna si rialza sempre. E così faremo noi, con i nostri antichi valori decentralisti.

Il nostro umanesimo autonomista, aggiornato in un moderno decentralismo, è e resterà la tendenza politica più importante del nostro tempo, l’unico futuro possibile a misura d’uomo, l’unica speranza per il bene delle generazioni future.

Certo dobbiamo farlo insieme, costruendo una rete la più inclusiva possibile, per resistere insieme alle minacce che incombono sulla nostra Repubblica delle Autonomie e sulla nostra Europa delle regioni e dei popoli.

Lo facciamo per difendere le nostre identità e diversità locali. Lo facciamo per essere interpreti dei nostri legittimi interessi territoriali. Non solo per identità e interessi, però. Lo facciamo perché vogliamo che le persone abbiano la dignità di decidere del futuro della propria comunità, di autogovernarsi nel proprio territorio, di eleggere I propri leader locali, che siano davvero vicini a loro, tanto che ognuno possa tirarli per la giacca, invece che subire la dominazione di chi è in alto, altrove, sempre troppo lontano e disattento.

Un tempo avevamo problemi anche fra di noi, per esempio fra indipendentisti e autonomisti, ma noi oggi, riflettendo sulla necessità dell’autogoverno per tutti, dappertutto, stiamo diventando più capaci di cooperare. Del resto, cosa vuol dire nel mondo di oggi essere “indipendenti”? Una regione autonoma come la Valle d’Aosta si autogoverna molto più di quanto sia possibile per un paese dell’Africa rimasto sotto il tallone del neocolonialismo...

Noi dobbiamo essere uniti perché I nostri territori siano, prima di tutto, “meno in dipendenza”. I valori dell’autogoverno, poi, con il tempo, si affermeranno per tutti, dappertutto.

Ci stiamo accorgendo che ovunque incontriamo persone e gruppi civici, ambientalisti, localisti, che non si sono mai occupati di federalismo e non hanno mai studiato nulla del nostro autonomismo, con cui però, appena parliamo di autogoverno, riusciamo a sintonizzarci e a costruire percorsi comuni (questo ci è successo, per esempio, in Romagna, in Umbria, a Napoli e persino nella città di Roma).

Le esperienze più diverse riescono ad allearsi e ad avere un percorso comune, quando si condivide una visione orizzontale della vita. Tutti coloro che vedono con diffidenza la concentrazione di potere e di ricchezze, sono potenzialmente con noi in un moderno decentralismo.

Venendo alla necessità di lavorare insieme, dalla Toscana, ma anche dal Friuli e dalla Sicilia, dove ci sono le forze sorelle con cui collaboriamo sempre più strettamente (Patto per l’Autonomia FVG e Siciliani Liberi), vi porto alcune istanze, che ovviamente mi limito a elencare per punti:

- AMBIENTE - Noi dobbiamo essere gli interpreti della svolta ecologista dei nostri territori; nessuno, se non governi locali molto forti, può attuare le raccomandazioni della comunità scientifica internazionale, paesino per paesino, valle per valle, territorio per territorio, nel rispetto di tutte le nostre tradizioni, piante, animali; siamo noi il principale motore di cambiamento ambientalista.

- EUROZONA – Sappiamo che tante cose non funzionano, ma non lasceremo certo che se ne occupino forze che da vent’anni fanno parte dello status quo. Se persone come Meloni o Salvini avessero avuto buone idee per un diverso sistema monetario, le avrebbero espresse, magari quando erano al potere. L’Euro è un bene comune e su una politica monetaria europea diversa, diremo la nostra. Presto vi inviteremo a un momento di studio, su questo, insieme al professore Massimo Costa, promotore e punto di riferimento dei Siciliani Liberi.

- STATO DELLE AUTONOMIE – Voi sapete benissimo quanto sia grave il processo di soffocamento delle autonomie esistenti, da parte delle tendenze centraliste. Le autonomie speciali di Sicilia e Sardegna, per esempio, sono schiacciate da decenni da processi che non esito a chiamare di vero e proprio neocolonialismo interno. La promessa delle autonomie differenziate per Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, sta venendo tradita, attraverso la proposta di testi che sono o inattuabili, oppure pericolosi.

- FORMA DI GOVERNO – Mi spiace che sembri che un esterno voglia entrare in un vostro dibattito interno sul presidenzialismo come forma di governo per la vostra regione, ma noi, su queste figure che inevitabilmente accentrano un grande potere, abbiamo sempre più dubbi. Di certo non vogliamo alcuna forma di presidenzialismo per un territorio vasto come l’Italia. Sarebbe la morte della nostra Repubblica delle Autonomie. Diventeremmo come la Turchia.

- RAPPRESENTANZA – Dobbiamo lottare, insieme, per leggi elettorali più giuste, che consentano a tutti I territori della Repubblica di avere I propri rappresentanti alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo.

Chiudo dicendovi, con rispetto ma anche con urgenza: ATTREZZIAMOCI INSIEME, aggiornando I rapporti tra di noi e quelli con i decentralisti di tutta Italia e d’Europa (a cominciare da tutte le forze sorelle dell’Alleanza Libera Europea).

Vediamoci regolarmente per produrre politiche comuni, per renderci sempre più visibili e più incisivi (anche sui media nazionali, dove purtroppo impazzano le follie e gli slogan del centralismo più prepotente, del populismo più impreparato, di un sinistro neonazionalismo “italiano”).

Grazie ancora, in particolare al presidente Erik Lavevaz.

Grazie, in modo del tutto particolare, al senatore Albert Lanièce, che conduce un lavoro esemplare nel gruppo delle Autonomie al Senato.

Avanti insieme, animo!

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari degli ultimi 30 giorni

Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:

1989 a touch of grace abolizione delle province e delle prefetture Alberto Contri alternativa civico-liberale ambientalismo anti-imperialismo Anticolonialismo antiglobalismo antimilitarismo Antiproibizionismo Archivio cose toscaniste Archivio di Toscana Libertaria verso Toscana Insieme Archivio Gaymagazine Archivio Vaiani autogoverno della Sardegna autogoverno della Sicilia autogoverno della Toscana autogoverno di tutti dappertutto autonomie ambiente lavoro Autonomie e Ambiente autonomismo basta cicche BijiKurdistan borgate borghi e comuni brigate d'argento Bruno Salvadori bussini Campi Bisenzio Candelora Capitale Carrara chi può creare valore Chivasso cittadinanza attiva civismo come domare la spesa Comitato anti-Rosatellum confederalismo contro contro gli ecomostri contro il centralismo contro il virus del centralismo autoritario contro la dittatura dello status quo coronavirus Corsica Cosmonauta Francesco dalla mailing list di Toscana Insieme Decentralism International decentralismo dialogo autogoverno Disintegration as hope don Domenico Pezzini don Lorenzo Milani Draghistan ecotoscanismo Emma Bonino English Enrico Rossi eradication of poverty Eugenio Giani Eurocritica Europa delle regioni Fabrizio Valleri Fare Città fare rete Festa della Toscana Fi-Po Link fine del berlusconismo Forum 2043 frazioni Friuli Venezia Giulia garantismo gay alla luce del sole Gaza Gianni Pittella Gioiello Orsini Giulietto Chiesa Hands off Syria Hawaii Homage to Catalonia Hope after Pakistan Il disastro delle vecchie preferenze in difesa degli alberi In difesa di Israele Inaco Rossi indipendenze innocenza tradita internazionalismo Italia Futura Karl W. Deutsch la bellezza come principale indice di buongoverno Lahaina Leonard Peltier Libera Europa Libera Firenze Libera Toscana Liberi Fiorentini Liberiamo l'Italia Libertà in Iran libertino liste di proscrizione localismo Lucca 2012 Mario Monti Massimo Carlesi Matteo Renzi Maui Maurizio Sguanci Mauro Vaiani memoria storica meno dipendenza Mezzana Michele Emiliano monete locali Moretuzzo NO a questa tramvia antifiorentina no al presidenzialismo no al sindaco d'Italia no elettrosmog NoGreenPass Noi stessi NoMES nonviolenza Ora e sempre resistenza ora toscana OraToscana Oscar Giannino pace e lavoro Palestina Patto Autonomie Ambiente Patto per la Toscana Peace Is Possible - War Is Not Inevitable pionieri popolano postcoronavirus Prato Prima di tutto la libertà primarie Primavera araba 2011 quartieri quattrini al popolo Queer Faith radici anarchiche e socialiste Repubblica delle Autonomie ricostruzione di una moralità pubblica riforma elettorale toscana riformismo ritorno alla Costituzione rivoluzione liberale rivoluzione paesana rivoluzione rionale Romagna SaharaLibre salute pubblica San Carlo San Vincenzo Santa Cecilia Sergio Salvi sessantennio Siena silver brigades Simone Caffaz solidarietà toscana spezzare le catene del debito statuto pubblico dei partiti Stefania Ferretti Stefania Saccardi Svizzera tener desta la speranza territori The Scottish Side of History Too Big To Fail? Torre del Lago Toscana tradizioni e libertà Tunisia Ugo di Toscana uninominale Vannino Chiti Vecchiano veraforza Via dall'Afghanistan Vincenzo Simoni vittime yes in my backyard