Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

mercoledì 28 settembre 2016

Is Renzi's New Constitution the Solution?





My article on Renzi's new Constitution has been published by The Globalist.  Please read and spread.


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lunedì 26 settembre 2016

Il deviazionista



Ho dovuto sempre riflettere tanto, negli anni, su come io possa veramente definirmi, dal punto di vista politico.
Nasco come giovane democratico-cristiano, a tratti cristiano-sociale, ma sempre con venature e speranze liberal-socialiste. Credo nelle istituzioni, ma mi schiero giovanissimo contro la partitocrazia e mi abbevero presto alla sorgente dei Radicali italiani. Dopo il 1989 partecipo con entusiasmo alla stagione dei movimenti verdi, civici, anti-militaristi, anti-burocratici, anti-partitocratici, contro le narco-mafie, per la democrazia locale, per l'autogoverno dei territori. Mai solo pacifista, sempre per la lotta nonviolenta, per la libertà e la giustizia. Sempre con gli ultimi, raramente dalla parte del welfare intermediato da partiti, sindacati, burocrazie statali. Essendomi schierato e impegnato per lo smantellamento in Toscana del partito-stato, insieme a un vasto movimento civico-liberale, sono finito a collaborare per anni con il centrodestra toscano di Alessandro Antichi, ma anche con molti altri ribelli e riformisti di ogni partito, ex partito, neo-partito. 

Da ragazzo ero molto criticato per esser stato totalmente incapace di essere fedele a uno dei partiti storici, poi nella maturità e ancora di più oggi, all'inizio della mia terza età, ora che sono tutti ex di qualcosa o qualcuno, nessuno mi critica più, almeno per questo!

Non mi vergogno di aver creduto che alcuni individui potessero fare la differenza e che valesse la pena di seguirli e votarli. L'ultimo è stato Matteo Renzi, che però, una volta giunto al potere, ha cambiato la sua agenda. Doveva abolire i prefetti, rafforzare i comuni, responsabilizzare le regioni, chiudere tante burocrazie centrali, rispedendo risorse e competenze sui territori, nelle periferie.
Invece ci ritroviamo a dover votare, il prossimo 4 dicembre 2016, su una cosiddetta riforma costituzionale che contiene la più pericolosa svolta neocentralista che si sia mai vista in Italia. La carta costituzionale ne esce stravolta, con un governo fortissimo, mentre tutti gli enti locali diventano tutti precari. No, grazie. #IoVotoNo.

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Ascoltando un brillante intervento recente di Massimo D'Alema a Verona, che potete ascoltare a questo link, ho trovato una parola che mi può identificare, rendendomi giustizia: deviazionista. Chi è il deviazionista? E' una persona che è ferma nel portare avanti con rettitudine e con costanza i suoi principi, mentre partiti e movimenti continuano a sbandare da una parte all'altra, a seconda di come tira il vento.

Ecco, chiamatemi pure deviazionista, per aver approfondito, sviluppato e difeso nel tempo le mie profonde radici anarchiche e socialiste, le mie convinzioni liberali, il mio fiero spirito conservatore delle tradizioni e delle libertà che contano, le mie proposte per la libertà e la giustizia, da garantire a individui e famiglie, per le autonomie sociali, per l'autogoverno dei territori.


Una cosa è cambiata, invece, anche per me, come per tutti. Passati i cinquant'anni, non ho più tempo da perdere con coloro che non hanno i miei principi, o non ne hanno affatto.

venerdì 16 settembre 2016

Verso lo sciopero generale





La notte del 14 settembre 2016, un lavoratore di origine egiziana, Abd Elsalam, professore, immigrato, facchino e delegato di un sindacato libero e anarchico - fra le poche organizzazioni sociali rimaste ancora vive - la USB, è rimasto ucciso a Piacenza, schiacciato sotto un tir per colpa dei suoi sfruttatori.
In questo video, diffuso grazie a Contropiano.org, potete vedere una testimonianza efficace del clima di prevaricazione sociale e padronale in cui questa disgrazia è maturata:




Particolarmente inquietanti, a nostro parere, sono stati i goffi tentativi dei media conformisti di liquidare il fatto, nelle prime ore successive alla tragedia, come un mero incidente stradale, nonché di nascondere al grande pubblico la battaglia sindacale, per la vita, per la dignità, in cui Abd Elsalam e tutta la USB sono impegnate.

Grazie a Il Manifesto, grazie a Radio Radicale, ma anche grazie a un editoriale di Dario Di Vico sul Corriere della Sera di oggi, questo tentativo di far calare una pietra tombale di omertà e ignavia sopra la drammaticità dei fatti, non pare riuscito.

Nell'economia moderna e postmoderna abbiamo lasciato rientrare lo sfruttamento dei facchini, l'autosfruttamento dei precari, lo schiavismo nei confronti degli immigrati.

Le sigle sindacali più paludate, i politici della sinistra ufficiale, i burocrati delle categorie, i capi delle grandi cooperative, il governo, le grandi agenzie centrali della previdenza e della sanità che fanno? Stanno a guardare?
 Domani, sabato 17 settembre, a Piacenza, ci sarà una manifestazione nazionale di solidarietà e contro la schiavitù.

La USB, insieme a molte altre organizzazioni sindacali e sociali, ha dedicato al martire della libertà e del lavoro, Abd Elsalam, lo sciopero generale del prossimo 21 ottobre 2016.

Sarà uno sciopero generale contro il governo, contro le sue riforme che vogliono velocizzare l'ingiustizia, contro le grandi aziende che vogliono lavoratori sempre meno pagati, contro l'ingiustizia sociale e la diseguaglianza, che dilagano.



domenica 11 settembre 2016

Interventionism or Peace

Fonte: Ansa


Western money, arms, and interventions in Iraq and Syria originated the multiplication of terror militias and armed factions. Then Western intervention triggered the bloody Syrian Civil War, conceived as (another) violent regime change. Then Western intervention provided the material, social, political conditions for the foundation of (another) Islamic State.
Russian and Iranian interventions checked and balanced American, Turkish, Saudi hubris.
Kurdish Rojava resistance have showed liberation and democratic self-government for all the oppressed peoples, are possible.
Now (another) American-Russian general truce in Syria has been promised.
It would be the best way to honor 9/11 15th anniversary and the Islamic Eid.
Let's hope, and also pray, and hear the peoples' voice.
Stop interventionism.
Give peace a chance.

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