Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
sabato 31 maggio 2014
Invano ci odiano
Oggi, sabato 31 maggio 2014, alle ore 17.30, a Firenze, nella sala comunitaria della Chiesa Valdese di via Alessandro Manzoni 21 - una traversa di piazza Cesare Beccaria - viene proiettato gratuitamente “INVANO MI ODIANO – Racconto sui cristiani LGBT in Russia”, il docufilm sulla condizione degli omosessuali in Russia realizzato dalla regia russa Yulia Matsiy.
Alla proiezione e al dibattito sarà presente la regista.
Si tratta della stessa opera che è stata presentata in diverse altre città con il sostegno del Fondo Samaria, la piccola struttura di carità organizzata, voluta da tante persone omosessuali cristiane.
Colgo questa occasione per ricordare l'importanza, per la Toscana e oltre, del gruppo Kairos, del portale Gionata, di Samaria, come punti di riferimento per sostenerci nel nostro cammino come persone queer credenti in Gesù Cristo, verso la piena libertà e dignità, per noi e per tutti.
Maggiori informazioni sono disponibili sull'evento Facebook.
mercoledì 28 maggio 2014
Congrats Renzi
Una serie di persone diverse, per generazione e cultura, mi confessano di sentire come propria la bella vittoria di Matteo Renzi alle ultime elezioni europee.
Anch'io ho provato un senso di sollievo, se non addirittura di gioia.
La sto vivendo come una rivincita popolare contro i burocrati, i prefetti nominati da Enrico Letta, i politici delle province che ancora resistono allo smantellamento di tanti inutili enti intermedi, i capi-bastone politici e sindacali, gli immobilisti, i pessimisti, i catastrofisti.
Aggiungo che sono felice che sia stata dato uno scossone forte ai piccoli partiti, alle fazioni, alle correnti, ai capi-clientele, ai signori e alle signore delle preferenze. Tutti costoro sono fortunatamente superflui, davanti a una leadership che può superare il 40%.
Per quelli come me, esposti con grandi sacrificio anche personale, sul fronte delle riforme istituzionali, è il momento di rilanciare l'impegno per le primarie obbligatorie, per i piccoli collegi, per la sovranità popolare locale nella selezione di una nuova generazione di leader.
Confesso che qui in Toscana ci sarebbe voluto qualche ballottaggio in più: una ulteriore tornata di confronto - anche a Firenze, Prato, Empoli - avrebbe forgiato e maturato i nuovi amministratori.
Una lezione di umiltà nella vita non guasta mai, ma stavolta è prevalsa la voglia di riunirsi attorno a una persona giovane, brillante, pragmatica, diversa.
Complimenti, presidente Matteo Renzi.
Anch'io ho provato un senso di sollievo, se non addirittura di gioia.
La sto vivendo come una rivincita popolare contro i burocrati, i prefetti nominati da Enrico Letta, i politici delle province che ancora resistono allo smantellamento di tanti inutili enti intermedi, i capi-bastone politici e sindacali, gli immobilisti, i pessimisti, i catastrofisti.
Aggiungo che sono felice che sia stata dato uno scossone forte ai piccoli partiti, alle fazioni, alle correnti, ai capi-clientele, ai signori e alle signore delle preferenze. Tutti costoro sono fortunatamente superflui, davanti a una leadership che può superare il 40%.
Per quelli come me, esposti con grandi sacrificio anche personale, sul fronte delle riforme istituzionali, è il momento di rilanciare l'impegno per le primarie obbligatorie, per i piccoli collegi, per la sovranità popolare locale nella selezione di una nuova generazione di leader.
Confesso che qui in Toscana ci sarebbe voluto qualche ballottaggio in più: una ulteriore tornata di confronto - anche a Firenze, Prato, Empoli - avrebbe forgiato e maturato i nuovi amministratori.
Una lezione di umiltà nella vita non guasta mai, ma stavolta è prevalsa la voglia di riunirsi attorno a una persona giovane, brillante, pragmatica, diversa.
Complimenti, presidente Matteo Renzi.
domenica 25 maggio 2014
Preferenza unica a Nicola Danti
Ho votato nel mio seggio di Pisa, dove sono ancora residente, nonostante ormai la mia vita e il mio lavoro siano proiettati su Firenze e su Prato.
Ho scelto il PD per sostenere l'iniziativa riformatrice di Matteo Renzi.
Non sono d'accordo su tutto. Non mi piace tutto, anzi, ma bisogna tentare di portare avanti l'antico progetto di una repubblica senza prefetti, senza province, senza CNEL, senza superstipendi ai burosauri, con un senato federale più piccolo, composto solo da rappresentanti dei territori.
Su tanti altri problemi, sull'Europa, sui debiti pubblici e privati, sul carcere, sulla giustizia, su un vero federalismo, siamo ancora in alto mare, ammettiamolo.
Ho scelto il PD per sostenere l'iniziativa riformatrice di Matteo Renzi.
Non sono d'accordo su tutto. Non mi piace tutto, anzi, ma bisogna tentare di portare avanti l'antico progetto di una repubblica senza prefetti, senza province, senza CNEL, senza superstipendi ai burosauri, con un senato federale più piccolo, composto solo da rappresentanti dei territori.
Su tanti altri problemi, sull'Europa, sui debiti pubblici e privati, sul carcere, sulla giustizia, su un vero federalismo, siamo ancora in alto mare, ammettiamolo.
Tuttavia, sinceramente, non credo che Grillo o Berlusconi, o altre forze minori, abbiano idee più coraggiose o più praticabili.
Semmai bisognerebbe accettare la realtà che tante questioni - debiti, emergenza giustizia, ma anche l'abolizione della cassa integrazione in favore di un sussidio di disoccupazione universale - semplicemente non possono essere affrontate se non da una nuova leadership, che ottenga un chiaro mandato, attraverso nuove elezioni, da celebrarsi al più presto.
Tutti dovrebbero impegnarsi per fare presto la riforma del senato e la riforma elettorale, invece che remare contro. E poi si dovrebbe al più presto votare.
Chi non capisce questo, chi non lavora per questo, a mio modesto parere, sta minando le ultime speranze di riforma di questa repubblica.
Aggiungo un dettaglio importante sul mio voto di oggi: ho dato la mia preferenza a Nicola Canti.
Preferenza unica, naturalmente, perché sono contrario a tutte le forme di voto multiplo facoltativo, specialmente alle vecchie preferenze all'italiana. Le vecchie preferenze, non importa se ripresentare sotto la veste politicamente corretta della preferenza multipla di genere, sono fonte certa di confusione e corruzione, di brogli e imbrogli.
Le preferenze sono, se possibile, ancora più pericolose in grandi circoscrizioni come quelle delle elezioni europee o quelle dei consigli comunali delle grandi città.
È una vergogna che la stampa e i media mainstream si rifiutino di approfondire i difetti delle vecchie preferenze all'italiana. Quelle grazie a cui, storicamente, il popolo crede di votare un leader, mentre le minoranze organizzate fanno eleggere i suoi nemici interni.
Fra i molti meriti dell'operoso Nicola Danti, ne devo a questo proposito rammentare uno importante: da consigliere regionale renziano, pur venendo da una storia politica non certo estranea alla cultura della preferenza, è stato uno dei pochi che ha sostenuto la riforma elettorale toscana, fondata su primarie, piccoli collegi, voto praticamente obbligatorio alle persone.
Semmai bisognerebbe accettare la realtà che tante questioni - debiti, emergenza giustizia, ma anche l'abolizione della cassa integrazione in favore di un sussidio di disoccupazione universale - semplicemente non possono essere affrontate se non da una nuova leadership, che ottenga un chiaro mandato, attraverso nuove elezioni, da celebrarsi al più presto.
Tutti dovrebbero impegnarsi per fare presto la riforma del senato e la riforma elettorale, invece che remare contro. E poi si dovrebbe al più presto votare.
Chi non capisce questo, chi non lavora per questo, a mio modesto parere, sta minando le ultime speranze di riforma di questa repubblica.
Aggiungo un dettaglio importante sul mio voto di oggi: ho dato la mia preferenza a Nicola Canti.
Preferenza unica, naturalmente, perché sono contrario a tutte le forme di voto multiplo facoltativo, specialmente alle vecchie preferenze all'italiana. Le vecchie preferenze, non importa se ripresentare sotto la veste politicamente corretta della preferenza multipla di genere, sono fonte certa di confusione e corruzione, di brogli e imbrogli.
Le preferenze sono, se possibile, ancora più pericolose in grandi circoscrizioni come quelle delle elezioni europee o quelle dei consigli comunali delle grandi città.
È una vergogna che la stampa e i media mainstream si rifiutino di approfondire i difetti delle vecchie preferenze all'italiana. Quelle grazie a cui, storicamente, il popolo crede di votare un leader, mentre le minoranze organizzate fanno eleggere i suoi nemici interni.
Fra i molti meriti dell'operoso Nicola Danti, ne devo a questo proposito rammentare uno importante: da consigliere regionale renziano, pur venendo da una storia politica non certo estranea alla cultura della preferenza, è stato uno dei pochi che ha sostenuto la riforma elettorale toscana, fondata su primarie, piccoli collegi, voto praticamente obbligatorio alle persone.
Riforma elettorale toscana che ancora non è andata in porto, come i lettori di questo blog sanno bene. Non certo per colpa di Nicola Danti e dei renziani, sia chiaro.
Comunque vadano queste europee, al contrario di tanto certo politico europeo, italiano, toscano, fatto di banderuole senza principi, noi facciamo il nostro dovere: restiamo fermi sulle nostre convinzioni civiche e liberali, popolane e libertine, federaliste, riformatrici.
Comunque vadano queste europee, al contrario di tanto certo politico europeo, italiano, toscano, fatto di banderuole senza principi, noi facciamo il nostro dovere: restiamo fermi sulle nostre convinzioni civiche e liberali, popolane e libertine, federaliste, riformatrici.
Viviamo in Toscana, in Italia, in Europa.
E' qui, è ora, che dobbiamo migliorare le cose.
Per ciò che resta della nostra vita e soprattutto per le generazioni future.
Al voto, al lavoro.
PS del 27 maggio 2014:
Complimenti a Nicola Danti, anche se i dati confermano i difetti della preferenza multipla volontaria su circoscrizioni troppo grandi.
E' arrivata prima la capolista settentrionale
(BONAFÈ SIMONA, VARESE, 12 Luglio 1973, 288.446 preferenze).
Seguono tre romani
(SASSOLI DAVID MARIA, FIRENZE, 30 Maggio 1956, 206.359 voti;
GASBARRA ENRICO, ROMA, 12 Agosto 1962, 112.755 voti;
BETTINI GOFFREDO MARIA, ROMA, 05 Novembre 1952, 90.462 voti).
Nicola Danti è arrivato quinto
(DANTI NICOLA, PELAGO (FI), 06 Settembre 1966, 80.024 voti).
E' evidente che per l'Europa occorre un collegio toscano.
Ne riparleremo!
sabato 24 maggio 2014
Western hubris and Ukrainian vote
We hope, we pray for a good outcome of Ukrainian elections. Ukraine needs a new moderate, pragmatic leadership. Vitali Klitschko and Petro Poroshenko may be a reasonable answer to Western hubris, European arrogance, and all those neoliberal warmongers, who are unable to understand what it means to be poor, to be Russian, in a country where anti-Russian nationalism and social inequality are advancing, hand in hand.
giovedì 22 maggio 2014
Euro e riforme
E' tempo di schierarsi sull'euro.
In queste elezioni europee - e nei referendum e nelle elezioni che verranno dopo di queste - voterò in favore del mantenimento di questa valuta internazionale forte.
Mi permetto di credere - e del resto mi sono arrivate conferme inaspettate - che questa sia l'opinione della maggioranza della popolazione della nostra impoverita, disperata Repubblica.
Una valuta forte, con un valore internazionalmente riconosciuto, è un indubbio vantaggio per tutti, ma in particolare per coloro che guadagnano poco o hanno pensioni modeste.
Questo non significa che ci si debba rassegnare a lasciar andare le cose come vanno.
Cambiare è necessario.
Sto maturando la convinzione sempre più netta che occorrano altri strumenti monetari e finanziari, oltre all'euro, per rafforzare le nostre comunità, le nostre economie, le nostre democrazie locali.
Anche in questo non mi sento solo.
Ci sono leader locali - famosi come Michele Emiliano, ma anche tanti altri, magari molto giovani e molto sognatori - che stanno maturando la stessa convinzione: un territorio può e forse deve usare una valuta internazionale forte, ma può e forse deve anche usare delle unità di scambio locali, per rafforzare la propria coesione e per creare maggiori opportunità per tutti, in un quadro di maggiore equità.
In una società più libera e più giusta, accanto all'euro, possono e forse dovrebbero circolare valute e crediti locali.
Per affrontare questo profondo cambiamento, ovviamente, occorre una nuova generazione di leader locali e nazionali, che vincano le elezioni e possano governare, senza pregiudizi, senza paura di osare cambiamenti profondi, per un tempo misurato in anni, non in mesi.
Non era, del resto - sia detto con affetto, senza polemica - esattamente quello che ci aspettavamo da Matteo Renzi?
->
chi può creare valore,
come domare la spesa,
eradication of poverty,
Eurocritica,
Matteo Renzi,
Michele Emiliano
sabato 17 maggio 2014
Gli areoporti toscani ai Toscani
Sugli aeroporti toscani ho molti meno dubbi del solito.
Sono spazi pubblici toscani.
Appartengono ai Toscani.
Tutti, dall'aeroporto di Pisa, a quello di Firenze, allo spazio ancora purtroppo militarizzato di Grosseto, a ogni altra piccola o grande aviosuperfice di Toscana.
Credo che alla gestione degli aeroporti toscani debbano essere poste società toscane, in cui sia rappresentato l'unico proprietario che ha diritti naturali su questi spazi e l'unico azionista che ha sempre pagato ogni investimento e ripianato ogni problema: il popolo toscano.
A guidare queste società devono essere persone che vivono in Toscana e che vogliono impegnarsi per il bene del nostro territorio.
Avere più di un aeroporto, per la Toscana - e ancora di più per Firenze - è importante.
E anche un po' di concorrenza, oltre che collaborazione, fra di essi, mi pare tutt'altro che un male.
Dal mio punto di vista, quindi, il tentativo di unificare e privatizzare le società aeroportuali di Pisa e di Firenze, è stato giustamente respinto dai miei cari amici e - per tanti anni concittadini - di Pisa.
Per il futuro possiamo affidare la gestione di questi beni pubblici, in concessione temporanea, a capitali e intelligenze private?
Certo, ma sulla base di progetti più chiari, in cui gli interessati investano e il popolo riscuota.
Non il contrario!
Questo per voi è il Medioevo?
Bene, fateci l'abitudine.
Perché questo nuovo Medioevo, fondato sulle libertà locali e la gestione comune dei beni comuni, è qui per restare.
Più forte che mai.
Immagine estratta da http://corrierefiorentino.corriere.it 17 maggio 2014 |
martedì 13 maggio 2014
Piccola Maddalena crocifissa, adDio
Oggi si è svolto a Firenze il commiato cristiano alla nostra piccola "Maddalena" crocifissa in Toscana.
Andreea Cristina Zamfir, immigrata romena di ventisei anni era stata uccisa domenica scorsa 11 maggio 2013, sotto un ponte presso Ugnano.
Riposi in pace, nel seno della Provvidenza.
L'unico indiziato ed arrestato, Riccardo Viti, è reo confesso.
Grazie a coloro che ci hanno rappresentato lì - fra gli altri, l'assessora di Firenze Cristina Giachi.
Grazie in particolare a Stefania Saccardi, che ha rappresentato la Toscana, tutti noi.
* * *
Andreea Cristina Zamfir, immigrata romena di ventisei anni era stata uccisa domenica scorsa 11 maggio 2013, sotto un ponte presso Ugnano.
Riposi in pace, nel seno della Provvidenza.
L'unico indiziato ed arrestato, Riccardo Viti, è reo confesso.
Grazie a coloro che ci hanno rappresentato lì - fra gli altri, l'assessora di Firenze Cristina Giachi.
Grazie in particolare a Stefania Saccardi, che ha rappresentato la Toscana, tutti noi.
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mercoledì 7 maggio 2014
The Scottish Side of History
Opendemocracy has published today my contribution about Scotland and its coming independence: The Scottish Side of History -
The Scottish referendum as seen from Tuscany, half a century after Tom Nairn's visit to Pisa. Thanks very much to prof. Tom Nairn for his positive reception of my article. Thanks also to Eric Canepa, one of my mentor in my geopolitical journey through contemporary Disintegration as Hope, and one of my best friend.
This blog says Yes Scotland |
domenica 4 maggio 2014
L'Italia delle carogne
Dopo la Coppa Italia di ieri sera, il Corriere Fiorentino di oggi coraggiosamente titola: "Questo è il calcio di Genny 'a Carogna". Sul Corriere online potete leggere qualche dettaglio in più.
La Fiorentina - per ragioni che potremmo senza esagerare definire come attinenti alla situazione geopolitica della Toscana, stretta fra i poteri forti di Torino, Milano, Roma e Napoli - si è trovata ancora una volta vittima di prepotenze, di camurrie, di atteggiamenti mafiosi.
Resta sopra tutte le amarezze, oltre le tentazioni vittimistiche e paranoiche - che vanno combattute - l'amaro dubbio: l'Italia è davvero assediata dalle carogne, o sono le carogne che veramente la costituiscono?
La Fiorentina - per ragioni che potremmo senza esagerare definire come attinenti alla situazione geopolitica della Toscana, stretta fra i poteri forti di Torino, Milano, Roma e Napoli - si è trovata ancora una volta vittima di prepotenze, di camurrie, di atteggiamenti mafiosi.
Resta sopra tutte le amarezze, oltre le tentazioni vittimistiche e paranoiche - che vanno combattute - l'amaro dubbio: l'Italia è davvero assediata dalle carogne, o sono le carogne che veramente la costituiscono?
venerdì 2 maggio 2014
Do not kill, do not die for Odessa!
We pray all of you in Ukraine:
- stop all military action, on the side of Kiev provisional government
- stop any further action action, on the side of pro-Russian rebels
Let's all calm and and put an end to every political violence.
Immediate truce, until after the coming Ukrainian elections, at least.
Let's respect the letter and spirit of Geneva agreements!
Stop encouraging nationalists in Lviv and Kiev.
Stop pro-Russian bullying in the East.
The real competition should be in coming national, local elections and referendum.
We implore all of you: do not die, do not kill for Odessa.
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My article on Renzi's new Constitution has been published by The Globalist . Please read and spread. * * * #Renzi ’s New C...
Argomenti solidamente piantati in questa nuvola:
1989
a touch of grace
abolizione delle province e delle prefetture
Alberto Contri
alternativa civico-liberale
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Antiproibizionismo
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