Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

lunedì 29 maggio 2006

Partito toscano della libertà

Su questa pagina del sito di Alessandro Antichi, in un commento sulle elezioni amministrative parziali che si erano tenute la domenica 28 maggio 2006, ho ritrovato la prima volta che ho pubblicato un riferimento alla necessità di costituire un vero "partito toscano della libertà".

Con Antichi e il suo staff, abbiamo portato avanti questa suggestione, con fantasia e non senza audacia.

Il nostro ragionamento era senz'altro collegato al dibattito politico nazionale sul partito "unitario" del centrodestra, ma, a ben vedere, la nostra idea di una alternativa civico-liberale, libertaria e federalista, popolana e libertina, per la Toscana, andava ben oltre.

Volevamo raccordarci con il popolarismo europeo, ma sentivamo la necessità di contaminarci anche con altre esperienze europee, come quella dell'olandese libertario Pim Fortuyn, o dei conservatori euroscettici, con l'ampio spettro degli autonomisti e federalisti europei, con l'ambientalismo e gli altri movimenti trasversali alle vecchie e consunte divisioni fra destra e sinistra.

Poco più di un anno dopo, per Antichi scrissi uno statement ambizioso, sempre su questo tema. Ecco un frammento:

Martedì 21 agosto 2007
Verso il Partito toscano della libertà 
Noi crediamo nel bipartitismo come necessario compimento del maggioritario, nell'autogoverno della Toscana come tassello essenziale della trasformazione federale dell'Italia e dell'Europa, nelle tradizioni e nelle libertà che sono rappresentate dalla nostra alternativa civica e liberale.
Per queste nostre convinzioni, ci consideriamo fra i fondatori e parte promuovente e costituente dell'ormai prossimo Partito toscano della libertà, federato e coordinato con il percorso politico che porterà alla nascita di un Partito della libertà per tutta la Repubblica Italiana.
Fonte: http://www.alessandroantichi.org/content/view/55/


Quando pochi mesi dopo arrivò la svolta del Predellino, avemmo conferma dell'energia che Berlusconi ancora conservava. Come ogni vero leader, aveva colto il momento giusto per fare ciò che il suo popolo da tempo chiedeva. In noi si accesero molte speranze, ovviamente, e fu con un certo orgoglio che rivendicammo una nostra preveggenza:
Lunedì 19 novembre 2007
Avanti, verso il partito toscano della libertà
Il popolo delle libertà aveva già deciso. Silvio Berlusconi, come sempre schietto interprete della volontà popolare, ha infine rotto gli indugi.
Questa accelerazione politica nazionale premia chi, come noi, aveva già scommesso sulla costruzione, da subito e dal basso, dell'unico partito "unitario" possibile: il partito dei cittadini, governato dagli elettori della nostra area civico-liberale.
La nostra storica scelta di promuovere il "partito toscano della libertà", in ogni singolo comune della Toscana, a partire dai più piccoli, dove peraltro la stessa legge elettorale favorisce un naturale bipartitismo, si coordinerà con la trasformazione avviata a livello nazionale.
Nella fase costituente nazionale porteremo le nostre idee sulla sovranità degli elettori, le primarie e la partecipazione dei cittadini, il raccordo con i movimenti civici, l'autonomia dei territori e la struttura federale del nuovo partito.
Questo grande cambiamento, che è particolarmente necessario qui in Toscana, dove manca quasi ovunque la "benedizione dell'alternanza", ci ha trovato pronti. Anzi, ancora una volta, ne siamo stati pionieri.

Fonte: http://www.alessandroantichi.org/content/view/965/


Dalle delusioni ricevute dall'alto e da altrove, infine, è sgorgata oggi l'energia necessaria per continuare nel nostro progetto originario di "partito toscano della libertà". Faremo da soli, stavolta. Noi quattro gatti toscani che seguiamo questo blog non abbiamo più bisogno di Berlusconi, tanto meno di Matteoli o di Verdini. Non sappiamo se sapremo fare meglio, ma a sbagliare saremo senz'altro capaci anche da soli.


(Nota dell'A., vigilia del 21 dicembre 2010, memoria di Ugo di Toscana)

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