Hans Magnus Enzensberger è morto il 24 novembre 2022, alla veneranda età di 92 anni. Oltre a essere stato un grande studioso e letterato, non si è sottratto alla sua responsabilità, come figura pubblica e intellettuale critico, al suo dovere di mettersi di traverso rispetto ad alcune folli derive del nostro tempo, contro il centralismo e l'autoritarismo dei nostri stati, delle multinazionali, dei media che ci bombardano con il loro pensiero unico.
Se questo gigante fosse stato, oltre che molto ammirato, anche più ascoltato, dopo la pubblicazione del suo saggio sui perdenti radicali, su quei poveri uomini "sprecati", indotti alla distruzione e alla autodistruzione (Schreckens Männer – Versuch über den radikalen Verlierer., 2006), la cosiddetta "guerra" globale al terrorismo sarebbe finita e sarebbe iniziata la lotta per tagliare le unghie agli establishment militari-industriali che l'hanno cavalcata.
A chi non riesce a capire perché l'Europa, dopo gli ultimi trattati sulla "Unione", è sempre più divisa, consigliamo la lettura del suo pamphlet contro il "mostro gentile" di Bruxelles (Sanftes Monster Brüssel oder Die Entmündigung Europas, 2011),
A chi ama la vita, la libertà, il sogno di un mondo dove siano possibili autonomie personali, sociali, territoriali, raccomandiamo la lettura della "breve primavera dell'anarchia", la biografia dell'anarchico spagnolo Durruti (Der kurze Sommer der Anarchie. Buenaventura Durrutis Leben und Tod, 1977).
Ha fatto la sua parte, Hans Magnus Enzensberger, riposi in pace.
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