Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

domenica 30 ottobre 2022

Per il cessate il fuoco in Ucraina, ora

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


OraToscana

rete di lavoro politico - civismo, ambientalismo, autonomismo
pace e lavoro – giustizia e libertà - autogoverno e buongoverno di tutti dappertutto

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Lucca – Firenze – Pisa – Siena, 29 ottobre 2022

Appello pubblico di adesione
alle manifestazioni del 5 novembre 2022

UNIAMO LA NOSTRA VOCE
A QUELLE DEL REALISMO,
DELLA TRATTATIVA,
DELLA VITA.

OraToscana unisce la propria flebile voce a quelle del realismo, della trattativa, della vita, che si riuniranno il prossimo sabato 5 novembre 2022 nelle manifestazioni “EUROPE FOR PEACE”.

I nostri governi devono impegnarsi per l’immediato cessate il fuoco fra la Federazione Russa, l’Ucraina, le province ribelli. E’ necessaria una tregua senza precondizioni, senza eccezioni, senza alcun termine.

L’Ucraina non è più in pericolo di essere cancellata. La Federazione Russa non deve temere più alcuna minaccia dall’Occidente. Le province ribelli aspettano un armistizio dal 2014!

Nell’era dell’atomo e della robotica questa non è una guerra che può essere vinta, sempre che ne esistano ancora!

Sia chiaro che non parliamo, ora, di pace, di conferenze, di summit, di ritorno a politiche di disarmo e di sicurezza collettiva. Sappiamo bene che ci vorranno anni per ripristinare le condizioni minime necessarie per sincere ed effettive trattative di pace che pongano fine a questo conflitto decennale.

Non per questo le opinioni pubbliche di tutta Europa devono rinunciare a gridare forte e chiaro che tutte le parti devono fermarsi ora: basta con lo sterminio, le deportazioni, le distruzioni, la disinformazione, la velenosa propaganda, che stanno uccidendo, oltre a vite umane, anche la stessa convivenza civile sia nella Federazione Russa, che in Ucraina, che nelle province ribelli.

 


 

CESSATE IL FUOCO ORA
fra Russia e Ucraina



Le sentite le grida delle persone schiacciate dai bombardamenti? Li ascoltate i pianti delle famiglie dei caduti?
Li vedete i giovani fuggire perché non vogliono uccidere? Le ricordate le ombre delle persone volatilizzate dal fuoco nucleare?
(Cittadini di Prato e della Piana)

* * *




venerdì 28 ottobre 2022

La luce di Gobetti dirada la nebbia delle vigliaccate e delle infamie della Marcia su Roma

 


Il 2022 è il centenario della "Rivoluzione Liberale", cioè degli scritti radicalmente democratici di Piero Gobetti contro il fascismo, i gerarchi incantatori e imbrogliatori dei reduci, gli infami Savoia, i guasti dello stato italiano, sin dall'inizio centralista e autoritario. 

La luce dei suoi scritti dirada la nebbia che ancora avvolge, e nasconde a gran parte dell'opinione pubblica, quell'ammasso di vigliaccate, prepotenze, infamie e codardia che fu la "Marcia su Roma" iniziata il 28 ottobre 1922 e culminata con l'ascesa al potere di Benito Mussolini, il 31 ottobre, con la sua nomina a presidente del consiglio su incarico di re Vittorio Emanuele III.

Gli interventisti, nazionalisti e colonialisti, con la complicità del palazzo reale e dei padroni delle nascenti ferriere industriali, avevano trascinato il Regno d'Italia, contro la volontà del parlamento e dei suoi popoli, nella tragedia della "Inutile Strage", la Prima guerra mondiale. 

Dopo la guerra, nel paese distrutto moralmente dall'alluvione di menzogne che la propaganda aveva dovuto diffondere per sostenere l'adesione delle masse a un conflitto tanto assurdo, oltre che in una società italiana sconvolta e impoverita, il fascismo si impose come salvatore e perfezionatore dello stato centralista e autoritario.

Il fascismo salì al potere grazie alla mobilitazione dei reduci frustrati dal ritorno alla vita civile con un pugno di mosche, dopo essere stati per anni ubriacati di retorica, di violenza, di promesse vane.

Cavalcò la rabbia delle classi medie impoverite, approfittando della mancanza di spina dorsale delle vecchie classi dirigenti liberali e delle divisioni nelle forze popolari e socialiste.

Soprattutto, però, ottenne finanziamenti e appoggi perché rappresentava la continuità dello stato nato dalle conquiste sabaude, promettendo di tenere in vita i miti del Risorgimento, continuando a celarne la triste realtà, che era quella della costruzione di un vero e proprio imperetto coloniale sabaudo sull'intera penisola.

Garantiva, cosa ancora più urgente nella crisi del Primo dopoguerra, che sarebbe stata perpetuata la retorica della Grande Guerra e che si sarebbero tenuti a bada coloro che la guerra l'avevano odiata e poi subìta come la più grande delle ingiustizie.

Il garibaldinismo, il fascismo - scrisse Gobetti - sono espedienti attraverso cui l'inguaribile fiducia ottimistica dell'infanzia ama contemplare il mondo semplificato secondo le proprie misure... Il nostro antifascismo prima che un'ideologia, è un istinto... Ma il fascismo è stato qualcosa di più; è stato l'autobiografia della nazione... La palingenesi fascista ci ha attestato inesorabilmente l'impudenza della nostra impotenza. A un popolo di dannunziani non si può chiedere spirito di sacrificio [cioè resistenza alle prepotenze e all'incredibile disastro politico che il fascismo recava con sé e che Gobetti aveva già intuito]... Si può credere all'utilità dei tutori e giustificare Giolitti e Nitti, ma... Né Mussolini né Vittorio Emanuele hanno virtù di padroni, ma gli Italiani hanno bene animo di schiavi.


° ° ° 

Fonte della foto del giovanissimo Gobetti: https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=843026

Fonte dei testi dell'articolo "Elogio della ghigliottina" di Piero Gobetti (dalla “RIVOLUZIONE LIBERALE” del 23 novembre 1922): https://www.eticapa.it/eticapa/wp-content/uploads/2013/12/Elogio-della-ghigliottina.pdf



sabato 15 ottobre 2022

Asilo politico per Assange e per tanti altri

 

Anche tanti amici e compagni di Firenze e della Toscana sono in campo oggi per la 24 ore di mobilitazione per Assange: https://www.24hassange.org/.

Quella di Julian Assange è una vicenda che mobilita e spinge alla solidarietà uno dei movimenti più globali e trasversali del nostro tempo. E' un segno di speranza. 

Non occorre considerarlo un eroe, o un genio, o un santo, tanto meno approvare integralmente l'operato di Assange, per solidarizzare con lui. E' sufficiente la cruda evidenza che questo attivista australiano della libertà d'informazione non potrà mai subire un processo giusto non solo negli Stati Uniti d'America, ma nemmeno nei paesi "alleati". 

Il trattamento che gli riservarono le autorità svedesi, quello da solo, dovrebbe spingere ogni garantista a pretendere che gli sia concesso asilo politico a tempo indeterminato. 

La Svezia, paese che pure vantava una antica neutralità e una solida cultura democratica, si rivelò essere diventata, all'inizio degli anni Dieci del XXI secolo, una repubblica delle banane, corrotta dai servizi segreti americani e asservita al più greve conformismo.

In questa giornata dedicata a Julian Assange, ricordiamo anche tante altre persone per le quali chiediamo la fine dell'accanimento giudiziario, a cominciare da: Leonard Peltier, attivista nativo americano, ingiustamente detenuto negli USA;  Osman Kavala, filantropo prigioniero nella repubblica "presidenziale" esecutiva di Erdogan; Alexei Anatolievich Navalny, oppositore politico perseguitato nella Federazione Russa; Aung San Suu Kyi, la fiera leader politica nonviolenta che ha dedicato la sua vita all'emancipazione della Birmania dal militarismo; Ales Bialiatski, Nobel per la Pace 2022, detenuto in Bielorussia. 

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Grazie a Stefano Cecchi, leader della USB di Firenze e della Toscana, per la foto



lunedì 3 ottobre 2022

OraToscana compie un anno


 

OraToscana

 

rete di lavoro politico - civismo, ambientalismo, autonomismo
pace e lavoro – giustizia e libertà - autogoverno e buongoverno di tutti dappertutto

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Lucca – Firenze – Pisa – Siena, lunedì 3 ottobre 2022
Vigilia di San Francesco e del primo anniversario di OraToscana

Domani è la festa del grande santo Francesco di Assisi e sarà anche un anno che abbiamo lanciato OraToscana, la nostra rete di lavoro politico per una nuova stagione di civismo, ambientalismo, autonomismo in Toscana. Non ci si confonda con un nuovo partitino, perché rappresentiamo un’area civica e autonomista, voce dei ceti popolari e dei territori dimenticati, storicamente socialista e modernamente riformista, antinazionalista e anticentralista, presente nella storia moderna dell’Italia sin dall’inizio. Siamo ancora piccolini, qui in Toscana, ma abbiamo ben chiaro che fare, come farlo, con chi farlo. Non abbiamo potuto partecipare alle elezioni politiche anticipate, perché la nostra rete interterritoriale AUTONOMIE E AMBIENTE non era ancora sufficientemente capillare, ma siamo al lavoro per sostenere importanti liste civiche alle elezioni comunali del 2023 in diverse realtà toscane, oltre che per le elezioni europee 2024, in cui porteremo le nostre idee per una Europa diversa, l’Europa delle regioni, dei popoli, dei territori.

PRIMA DI TUTTO LA PACE – Crediamo nella solidarietà internazionale fra i popoli e non abbiamo mai dimenticato le guerre terribili in Yemen, Tigrè, Artsakh. Qui in Europa uniamo la nostra piccola voce a quella di papa Francesco: la Federazione Russa, l’Ucraina e le province ribelli devono arrivare a un cessate il fuoco senza condizioni, ora. Tutti i torti di dieci anni di conflitto potranno essere discussi e riparati, dopo l’armistizio, nel tempo. Senza la tregua, invece, non ci sarà più nulla da discutere. Non ci sarà più vita ucraina, o vita russa nel Donbass, non resterà più nulla se non l’inverno nucleare.

SANITA’ PUBBLICA TOSCANA DI PROSSIMITA’ Siamo impegnati perché sia istituito un ambulatorio pubblico in ciascun paese o quartiere di Toscana, con i medici di famiglia (ma anche pediatri, dentisti, osteopati), con infermeria e segreteria, punto di accoglienza raggiungibile a piedi da chiunque abiti nel vicinato, capace di consigliare le persone prima di tutto nella prevenzione. Il rapporto fra la persona e il suo medico di fiducia deve tornare centrale, anche al fine di evitare di ammalarsi, prima che curarsi. Basta con il centralismo sanitario autoritario e con i farmaci imposti dall’alto e dall’estero. In prospettiva tutta la sanità, inclusa la produzione dei farmaci essenziali, dovrà tornare locale, pubblica, senza scopo di lucro.

CONTRO IL CAPRICCIO DELL’AEROPORTO FIORENTINO Resisteremo alla cieca ostinazione di coloro che vogliono ampliare Peretola. Quello dell’aeroporto a Firenze è un folle capriccio alimentato da una consorteria di politici attualmente al potere in città, che sono come minimo disinformati quando non addirittura, politicamente parlando, disonesti. Il capriccio fiorentino è emblematico di altre follie faraoniche che si vogliono imporre ai Toscani: la distruzione delle società dei trasporti pubblici locali, dell’acqua e del gas, per sostituirle con incontrollabili società multinazionali; il gassificatore malposizionato a Piombino; l’allargamento delle basi militari; impianti eolici dove non c’è vento; colate di ferro e cemento per nuove tramvie mentre chilometri di strada ferrata già esistente sono abbandonati o sottoutilizzati. Senza una nuova generazione di leader locali indipendenti e competenti, e senza responsabili sovranità locali, non ci libereremo da questa piaga (mondiale, non solo toscana o italiana od europea) delle decisioni tecnocratiche prese da pochi sulla pelle di molti.

MAI IL PRESIDENZIALISMO Difenderemo e promuoveremo la Repubblica delle Autonomie personali, sociali e territoriali, secondo l’ispirazione dei nostri padri costituenti. Ci metteremo quindi di traverso contro il presidenzialismo in ogni sua forma e declinazione. Il “sindaco d’Italia” ne diventerebbe inevitabilmente il podestà, in uno stato già troppo centralista e malato di autoritarismo come quello italiano.

PIU’ AUTONOMIA E PIU’ DEMOCRAZIA IN TOSCANA Per porre rimedio al crescente distacco delle persone dalle istituzioni noi vediamo una unica strada, secondo le nostre migliori tradizioni toscane anarchiche e libertarie: più autonomia delle persone, delle formazioni sociali, dei territori; meno sorveglianza (fisica o digitale); meno proibizionismo; una giustizia meno forcaiola; più potere nelle mani delle persone, attraverso lo sviluppo di forme di democrazia deliberativa, al più basso livello possibile. Nella vita amministrativa dei comuni toscani siamo stanchi di questi sindaci “podestà” il cui operato non è più controllabile da nessuno, in assenza di una vera partecipazione politica di base, di una stampa locale critica, di consigli comunali autorevoli. Non abbiamo ricette in tasca, ma stiamo studiando soluzioni audaci di autogoverno, per tornare ad avere istituzioni democratiche forti presenti in ogni paesino e in ogni quartiere. Parteciperemo, inoltre, alle lotte per avere leggi elettorali più giuste anche per le realtà intercomunali, la Regione, le Camere, il Parlamento europeo, oltre che per eliminare le vecchie province prefettizie.

Guardiamo al confederalismo della Svizzera, non al centralismo autoritario della Cina, se vogliamo dare un futuro dal volto umano alle generazioni future.

Se volete attivarvi e candidarvi alle elezioni comunali con la rete OraToscana, se ritenete di poter partecipare e contribuire a una politica autonomista seria e competente, dovete:

- aderire al nostro canale Telegram: https://t.me/OraToscana

- iscrivervi alla nostra lista postale: https://diversotoscana.blogspot.com/2022/06/cara-vecchia-lista-postale.html

Grazie di cuore e a presto!

Mauro Vaiani Ph.D.

garante di OraToscana

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