Con il suo sorriso, la parlata romanesca, i ringraziamenti agli amici del X Municipio di Roma (quello sul mare, che comprende Ostia), il saluto ad Alice (la "ragazza sua"), Rigivan Ganeshamoorthy ci ha conquistato tutti.
Classe 1999, figlio di immigrati dallo Sri Lanka, "Rigi" è l'atleta paralimpico che ha vinto oggi una medaglia d'oro in una delle sue specialità, il lancio del disco, alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
Con poche parole ha spazzato via tutti i seminatori di discordia del nostro tempo: neonazionalisti, neorazzisti, imprenditori dell'odio di ogni schieramento.
Alla domanda su come trovava l'esperienza paralimpica ha risposto con una battuta fulminante: "Bella, ma ci sono un po' troppi disabili". Detta da lui, portatore di handicap molto seri, questa fulminante battuta ha spazzato via anche le ipocrisie dell'odioso "politicamente corretto"
"Rigi" è un giovanotto romano, l'ennesima prova vivente di quanta forza attrattiva abbiano le nostre comunità locali, con la loro storia, la loro identità, l'originalità della propria cultura vernacolare, tanto antica eppure sempre capace di evolversi e includere, rinfrescare, generare sempre nuova gioia.
Per chi vuole conoscere meglio "Rigi":
https://it.wikipedia.org/wiki/Rigivan_Ganeshamoorthy
https://www.ilpost.it/flashes/ganeshamoorthy-interviste-record-del-mondo/
https://x.com/grande_flagello/status/1830349466894803314
https://x.com/grande_flagello/status/1830349466894803314 https://x.com/grande_flagello/status/1830349466894803314
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