Giacomo Fiaschi è partito per l'ultimo viaggio, ieri 24 maggio 2024. Il prossimo 7 Giugno 2024 avrebbe compiuto 74 anni. Lo dobbiamo ricordare e onorare come merita, perché è stato un grande pratese, quindi toscano, italiano ed europeo a tutto tondo. E' stato anche, ragione di più per ricordarlo, un grande tunisino. In Tunisia ha vissuto dal 1995 al 2023.
Fra le molte cose importanti per cui merita il nostro affettuoso ricordo c'è il suo grande impegno per la democrazia in Tunisia, oltre che in Italia e in Europa, ispirato da autentici valori cristiani e socialisti. Impegno per la democrazia e quindi per l'amicizia fra tutti i territori - la Tunisia, la Toscana, la Sicilia, la Sardegna, la Catalogna - prima che fra gli stati.
Ricorderemo per sempre i suoi racconti sulla "Rivoluzione dei gelsomini" 2010-2011, che ha portato la Tunisia a essere, per qualche stagione, un esempio mondiale di democrazia dal basso: una democrazia per tutti, inclusiva e rispettosa di tradizioni berbere e arabe, oltre che di spiritualità laiche, islamiche, ebraiche e cristiane.
La concentrazione di potere nelle mani dell'attuale presidente, il giurista Kaïs Saïed, convertitosi in tiranno populista, è una parentesi oscura che, Giacomo Fiaschi ne era convinto e noi con lui, non durerà a lungo.
Giacomo Fiaschi andrebbe ricordato anche solo per la sua visione umanitaria e pragmatica del problema dei migranti. Ricordiamo che la Tunisia, paese di dieci milioni di abitanti, ospita un milione di rifugiati. Fiaschi credeva giustamente nella possibilità di una collaborazione diretta fra autorità locali, ai due lati dello Stretto di Sicilia, per dare ai rifugiati delle possibilità, affinché rinunciassero a imboccare la strada spesso mortale del tentativo di attraversare illegalmente prima il Sahara e poi il Mediterraneo.
E' in linea il suo blog, per chi volesse conoscere meglio il pensiero di Giacomo Fiaschi e spero che quei suoi interventi restino in rete il più a lungo possibile:
https://giacomofiaschi.wordpress.com/
Sono sicuro che qualche giovane studioso riuscirà a farne una raccolta, perché questo socialista toscano che ha vissuto tanto in Tunisia e infine negli ultimi anni in Sicilia, lo meriterebbe.
Con Giacomo avevamo sognato di fare diverse cose, alcune certamente ben superiori alle nostre forze, per la democrazia, per leggi elettorali più giuste, per l'autogoverno di tutti i territori, per il rispetto di tutte le diversità, per i beni comuni universali e locali, per la rinascita di un socialismo autonomista e cristiano, umanitario e riformista, internazionale e internazionalista.
Affidiamo tutto alla Provvidenza, caro Giacomo, nel seno della quale ci rivedremo. Buon viaggio e tante sentite condoglianze ai tuoi cari familiari.
Il tuo amico Mauro Vaiani
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