La diretta della trentesima edizione del raduno di Pontida conferma una verità triste: Pontida è ormai ridotta a una parodia di se stessa. Siamo passati dal giuramento al tradimento, grazie a una classe dirigente che è al potere e in prima fila da ormai un ventennio. Persino il dirigente giovanile è lì da oltre quindici anni.
Le leghe di vent'anni fa sono state cancellate dal centralismo autoritario di Bossi e Berlusconi. Per chi mastica un po' di storia, filosofia e scienza politica, è facile capire che si tratta di un classico caso di eterogenesi dei fini, dovuto all'incompatibilità fra fini e mezzi. Non si arriva a realizzare ideali federalisti e decentralisti, con una organizzazione verticale, verticista, che qualcuno giustamente definisce "leninista".
Quanto al linguaggio e agli slogan, che sono rivelatori di ciò che sta succedendo, ben di più dei formali omaggi alle autonomie, da essi si capisce il posizionamento politico della Lega Salvini: contro i negri, contro le baby gang, contro le auto elettriche, contro un inesistente (e mai esistito, con buona pace del furbissimo Berlusconi che sempre ne evocava lo spettro) "comunismo" italiano ed europeo. Il tutto, ribadiamolo, da una classe politica centrale che da vent'anni contribuisce al declino di tutto, dalla sanità, alla scuola, a tutti i servizi pubblici e beni comuni. Molti amministratori locali sono ben altra cosa da questi cialtroni incompetenti e, politicamente parlando, imbroglioni, ma è chiaro che, manzonianamente, se uno non ha il coraggio di uscire da questa piramide di menzogne e ipocrisia, non se lo può dare.
Tuttavia la Pontida di quest'anno introduce un elemento di chiarezza: la presenza di Marine Le Pen. A questo punto non ci sono più scuse, il castello fantastico tenuto su dai media attorno a capitan Salvini, genero di Verdini, potrà anche reggere, ma senza i voti degli autonomisti di ogni denominazione.
A questo proposito riceviamo e pubblichiamo integralmente un approfondimento politico che abbiamo ricevuto dal Patto Autonomie e Ambiente (di cui fa parte la nostra rete civica OraToscana). Buona lettura!
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C’è vita oltre Pontida
Il tradimento di Pontida chiarisce finalmente un equivoco durato per un ventennio: nessun gruppo autonomista, d’ora in poi, resterà ostaggio del ciarlatanismo politico, del falso popolarismo, degli aspiranti “podestà” d’Italia
Venezia – Milano – Roma – Napoli – Palermo, 15 settembre 2023
Pontida si è trasformata in un raduno italo-francese di nazionalisti e centralisti, all’interno del quale gli autonomismi saranno trattati un po’ come il folklore in età fascista. Finalmente si fa chiarezza e d’ora in poi nessun movimento territoriale, locale, civico resterà più ostaggio dei ciarlatani che hanno tradito il federalismo delle prime leghe.
Le destre e non pochi centristi (più o meno "scatenati") scherzano con il fuoco dell'elezione diretta del "podestà" d'Italia, che sarebbe per la Repubblica più o meno come una bomba atomica su Roma. Altro che popolarismo o conservatorismo, l’elezione diretta del presidente o del primo ministro di una Repubblica complessa e grande come l’Italia, sarebbe l’ennesima recidiva di quella grave malattia politica che è il centralismo autoritario, sempre accompagnato da retorica populista e disprezzo del Parlamento.
Le sinistre, intanto, si accaniscono contro lo spettro di una "autonomia differenziata", che tutti sanno essere irrealizzabile, così come proposta oggi dai salvinisti. Infatti hanno votato – le sinistre con le destre - per far sì che le finte autonomie di Calderoli, oltre che "a tempo", siano anche "revocabili" prima della scadenza. La politica italiana, insomma, continua a bombardare ciò che aveva di più prezioso: le tradizioni autonomiste di buongoverno locale.
Il nostro impegno in difesa della Repubblica delle Autonomie e dell’Europa dei popoli, è quindi necessario. Ci saremo come PATTO AUTONOMIE AMBIENTE, per l'Europa e per la pace, rappresentando i valori della Carta di Chivasso del 1943 e le innumerevoli lotte locali per l'autogoverno e il buongoverno dei territori, per le autonomie personali, sociali, territoriali, per la salvaguardia del creato, per le tradizioni e le libertà di tutti: individui, famiglie, piccole imprese, comunità.
La partecipazione del PATTO AUTONOMIE AMBIENTE alle elezioni europee del giugno 2024 sarà possibile grazie alla nostra forza guida, il Patto per l’Autonomia Friuli-Venezia Giulia, e al nostro partito europeo Alleanza Libera Europea - European Free Alliance (ALE/EFA).
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Per ulteriori approfondimenti:
info@autonomieeambiente.eu – https://www.autonomieeambiente.eu
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