Esprimiamo, da questo blog e anche a nome della rete civica, ambientalista, autonomista OraToscana, il nostro appoggio alla rivoluzione civica che è in corso a Siena, alla candidatura civica e indipendente di Fabio Pacciani, alle sette liste civiche che lo appoggiano, in vista delle ormai prossime elezioni comunali del 14-15 maggio 2023.
Come tutte le cose serie, questa rivoluzione civica di Siena ha una storia, uno spessore, delle radici. Chi volesse approfondirle può attingere dalle pagine del blog di Pierluigi Piccini, che ne ha documentato lo sviluppo quasi quotidianamente. I protagonisti di questa svolta politica e amministrativa si preparano da anni, avendo approfondito, insieme al prof. Maurizio Viroli, le ragioni e diremmo quasi l'urgenza di un impegno politico autonomo degli abitanti della città, totalmente indipendente dalle consorterie ristrette e dai vertici della politica regionale e nazionale.
Le emergenze ambientali, economiche, sanitarie, sociali, militari di questo primo quarto del XXI secolo hanno colpito duramente anche Siena, trovandola non solo esposta a mali comuni a tante città storiche, come lo spopolamento e la signorilizzazione (gentrification), ma particolarmente fragile, perché sono entrate in crisi le sue principali istituzioni (la banca MPS, le università, l'ospedale, oltre che il comune e la provincia).
Le associazioni del Polo civico hanno cercato una figura che incarnasse l'inizio di una coraggiosa ricostruzione. Prima hanno stabilito dei criteri: assenza di legami a consorterie e di conflitti d’interesse personali; una esperienza civica consolidata al servizio delle istituzioni cittadine; una notoria indipendenza e autonomia di giudizio. Poi la hanno individuata nel dott. Fabio Pacciani, stimato odontoiatra libero professionista ma soprattutto già rettore del Magistrato delle contrade (le 17 comunità di prossimità a cui partecipano gran parte dei Senesi e che competono al Palio) e, prima, a lungo rettore della contrada del Bruco, persona di notevole candore, umiltà, serietà.
Pacciani ha la missione di riunire, dopo anni di lacerazioni (dovute, specie negli ultimi anni della giunta De Mossi, alle avventatezze di persone impreparate, arroganti, divisive, che hanno ottenuto cariche in politica solo perché fedeli a leader e liderini nazionali, quando non anche a vertici e interessi ancora più opachi).
Di seguito i siti web e alcune parole di inquadramento delle sette consorelle civiche che sostengono Fabio Pacciani, nell'ordine in cui compaiono sui manifesti e sulle schede elettorali (fra parentesi il numero d'ordine ufficiale):
1- (6) Sena Civitas
https://www.senacivitas.com
E' composta da cittadini di cultura politica moderata, che nel 2018 avevano sostenuto la candidatura civica di Massimo Sportelli.
2- (7) Per Siena
Questa associazione è prevalentemente composta da cittadini che da anni sostengono l'impegno civico progressista di Pierluigi Piccini.
3- (8) Sì - Patto dei cittadini
https://www.sipattodeicittadini.it/
https://www.ideeincomunesiena.it/
Questa lista è stata promossa dal giornalista Daniele Magrini e riunisce cittadini che si sono avvicinati al civismo dopo i convegni con Maurizio Viroli del 2022.
Oltre ai promotori del "patto dei cittadini", che, come scrivono, hanno abbandonato "il divano del
mugugno" e la "sterile critica sui social", sono presenti in questa lista candidati dell'associazione "Idee in Comune", attiva per la democrazia locale e la ricostruzione del legame fra eletti ed elettori dal 2018.
4- (9) Civici in Comune
Questa realtà è attiva dal 2018 e rappresenta il principale gruppo che aveva sostenuto la candidatura civica moderata di Massimo Sportelli (che si ripresenta). Raccoglie e promuove aspirazioni al “buongoverno”, alla valorizzazione del merito, alla sobrietà della politica.
5- (10) Siena Sostenibile
Siena Sostenibile, “SiSost”, nasce dall’esperienza maturata grazie alla associazione LogoSiena, attiva da anni sul territorio su temi ambientali, sociali e culturali. In vista delle elezioni comunali si è sentita la necessità di farsi parte attiva del rinnovamento, partecipando al progetto del Polo civico senese. E' stata fondata nel 2022 da Federico Nesi, Sara Romano, Tommaso Notari, Stefania Bufalini, Gianni Porcellotti e Silvia Sestini (fra i candidati Matteo Barducci, che ci ha aiutato a seguire il Polo e Siena Sostenibile in più occasioni).
6- (11) In Campo
https://incampo.siena.it/
Questa realtà civica nel 2018 aveva sostenuto il candidato sindaco di centrosinistra. Raccoglie cittadini fortemente impegnati nella concretezza dei problemi sociali, della sanità, della scuola, dell'emancipazione degli umili, della piena integrazione delle persone disabili. E' coordinata da Mariapia Bindi.
7- (12) Riscrivere Siena
https://www.riscrivisiena.it/
Questa lista è stata formata per gemmazione dall'esperienza di "Per Siena", riunendo i candidati più giovani del movimento civico senese. Candida giovani studenti, creativi, scrittori, animatori culturali.
Qualche cenno agli ultimi vent'anni di civismo senese
Quasi 3.000 cittadini di Siena (in un comune di 50.000 abitanti) che si impegnano, come candidati, attivisti, sottoscrittori delle liste, finanziatori della campagna elettorale, in un movimento civico così maturo, sono il frutto di un processo storico, non certo di un passeggero innamoramento. Dopo la distruzione di tutte le reti amicali e sociali provocata dalla pandemia, se il Polo civico di Siena è sopravvissuto, significa che i suoi valori sono profondi e radicati.
Questo movimento civico ha alle spalle una storia di almeno vent'anni. Nel 2004 l'ex primo cittadino di Siena Pierluigi Piccini, fino ad allora considerato uno dei più capaci sindaci espressi dalla storia comunista toscana, viene espulso dai Democratici di Sinistra (DS). Vengono così emarginati, non senza arroganza, interi gruppi di cittadini colpevoli solo di avere un pensiero autonomo e critico. Come dichiarò lo stesso Piccini, i DS, espellendolo, intesero "sottrarsi al dibattito" sulla visione della città, sfuggire alle sue "critiche aspre sul modello organicistico imposto dai DS locali", oltre che rifiutarsi di riflettere sulla "invadenza della politica in ruoli che non le competono".
Nel 2006, molti cittadini di Siena candidano Pierluigi Piccini come sindaco, attraverso un movimento civico che conquista il 30%. Il centrosinistra si conferma alla guida di Siena, evitando il ballottaggio ma non riuscendo certo a mettere un coperchio su una cittadinanza inquieta. Si è allora, non solo a Siena, alla ricerca di una "alternativa civica e liberale", di un buongoverno locale competente ma meno invadente, di un ambientalismo costruito e condiviso dal basso, di nuove forme di autonomia personale, sociale, territoriale.
Poco dopo anche Siena venne colpita dalle crisi ambientali, economiche, finanziarie, sociali, sanitarie, politiche, istituzionali che tutti conosciamo. I movimenti civici si mettono alla prova. Tornano, a più riprese, a collaborare con le piramidi politiche regionali e nazionali: con il centrosinistra, con il centrodestra, persino (si parva licet) con i Cinque Stelle (l'ultima nata delle piramidi politiche del centralismo italiano, ma non la meno opaca).
Nel 2018 il civismo senese favorisce quella che, per una città di antica appartenenza "rossa", è una storica alternanza: viene eletta al ballottaggio l'amministrazione di centrodestra. Ancora una volta, però, la città viene delusa dall'incompetenza, dalle divisioni, dalle artificiali polarizzazioni, tanto che il sindaco uscente Luigi De Mossi non viene neppure ricandidato.
Pensare che i cittadini debbano ridursi a votare, di volta in volta, l'uno o l'altro dei "nominati" dalle piramidi politiche nazionali, resta tuttavia inaccettabile. Con questo tipo di "bipolarismo", la politica e l'amministrazione si riempiono di persone che non hanno altro merito che l'essere fedeli all'uno o all'altro dei leader mediatici nazionali (o a gruppi di potere che li egemonizzano entrambi), con il conseguente declino della diligenza e della competenza ad ogni livello.
Qualunque sia il risultato elettorale, Siena diventerà un paradigma per la Toscana e ben oltre. Se va bene, sarà una rivoluzione, che spazzerà via parecchie persone incompetenti. Se va meno bene, sarà comunque una resistenza che frenerà il centralismo autoritario, cialtrone e incompetente, senza memoria e senza valori, che sta minacciando la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali (e l'Europa, la pace, la vita e la salute in tutto il mondo, come stanno cercando di spiegare i movimenti civici, ambientalisti, autonomisti).
Ringraziamenti
Questo approfondimento non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Mariapia Bindi, la coordinatrice di "In Campo" che però si è spesa in molti modi per l'intero Polo civico.
Altrettanto decisiva è stata la consultazione del bellissimo blog "Simboli della discordia" del dott. Gabriele Maestri, che da diversi giorni ha pubblicato uno dei suoi consueti autorevoli approfondimenti sulle elezioni comunali di Siena 2023: