Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
domenica 12 novembre 2017
Emergenza democratica - Impegno contro la banda dei quattro
L'imposizione alla Repubblica della legge elettorale detta Rosatellum-Fascistellum crea una emergenza democratica.
Renzi, Berlusconi, Salvini e Alfano si sono costituiti come una vera banda dei quattro che mira al rafforzamento del proprio potere oligarchico.
I quattro e tutti coloro che con essi si alleano sono corresponsabili di una drammatica degenerazione della vita democratica della nostra povera Repubblica italiana.
Non sono più possibili candidature locali.
Non sono più possibili candidature indipendenti.
I ribelli, gli anticonformisti, i dissidenti all'interno di ciascun partito non sono più ammessi, perché senza il consenso del capo non c'è candidatura.
I tempi e le modalità di presentazione delle candidature e delle liste sono tali da consentire solo a ristrette cabine di regia nazionali di partecipare alle elezioni.
Ovviamente le coalizioni sono finte e meramente elettorali, ma questa non è una novità.
La banda dei quattro non vuole alcuna competizione.
Nessuno dei quattro si preoccupa nemmeno più se arriverà primo o secondo, o terzo, o ultimo.
Essi si sono solo organizzati per rientrare nel prossimo parlamento italiano con una squadra di fedelissimi servitori politici, che dovranno solo a loro la propria elezione o rielezione.
Si perfeziona progressivamente la rovina già iniziata con il Porcellum e con l'Italicum. Non c'è più la possibilità per i cittadini di scegliere nulla: né un rappresentante locale, né una lista politica, né un candidato premier.
Di fronte a questa emergenza democratica è necessario che tutti seguiamo e appoggiamo i ricorsi urgenti che i Comitati per la democrazia costituzionale stanno portando avanti.
Ma non basta.
Tutte le forze che hanno combattuto il Rosatellum e che condividono gli ideali democratici che ci hanno unito nel NO alla repubblica centralista e autoritaria lo scorso 4 dicembre 2016 devono riflettere seriamente sulla possibilità di partecipare alle elezioni con forme di desistenza e di collegamento tecnico.
I Cinque Stelle, le forze della sinistra, l'area del Brancaccio, eventuali residuali gruppi di centro e di destra che si sono sottratti alla dittatura della trimurti Berlusconi-Salvini-Meloni, le liste civiche, le forze territoriali (queste ultime le più colpite dal Rosatellum-Fascistellum), devono seriamente porsi il problema di partecipare alle elezioni aiutandosi e collegandosi, nonostante tutte le loro diversità e le loro idiosincrasie, con la coscienza che le prossime elezioni politiche del 2018 sono un altro referendum.
Da una parte oligarchie soddisfatte e autoreferenziali, dall'altra una popolazione in larga maggioranza stanca e sfiduciata, che infatti, in maggioranza, rinuncia persino all'esercizio del voto.
La situazione è così grave che ci coglie drammaticamente impreparati.
Svegliamoci.
Non tutto è ancora perduto.
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