E' uscito "Cosmonauta Francesco" di Mauro Vaiani (Porto Seguro, dicembre 2022). E' ordinabile direttamente presso l'editore, in tutte le librerie, in rete attraverso i canali più diffusi. E' stato presentato la prima volta a Firenze, nel tradizionale incontro mensile con gli autori di Porto Seguro, sabato 28 gennaio 2023.
E' un romanzo ambientato nel futuro, nel mondo del 2090. Può essere letto con una certa leggerezza e con un pizzico d'ironia (l'autoironia di un vecchio attivista civico, ambientalista, autonomista, quale l'autore è, verrebbe da aggiungere).
Il racconto del ritorno del cosmonauta Francesco nella sua terra toscana ci trasmette una visione estremamente ottimista, l'immagine di un futuro migliore. Possono quindi incuriosire le pagine in cui si spiega come l'umanità sia riuscita a non distruggere se stessa e il pianeta, attraverso scelte politiche ed economiche che sono peraltro già ampiamente mature da decenni: civismo, localismo, ecologismo, autonomismo, decentralismo.
A fare la differenza, nel racconto, sono stati leader locali che si sono decisi a studiarle queste scelte, metterle in pratica, realizzarle, manutenerle, in ciascuna comunità locale, quartiere per quartiere, paesino per paesino, valle per valle, territorio per territorio, capillarmente. Altro che, come purtroppo vediamo nel mondo d'oggi, restare subalterni ad astratte, opache, non di rado corruttrici ed autoritarie, agende globali, pianificazioni europee, decisioni statali, concepite da disumane concentrazioni di potere e di ricchezza (la grande finanza, i grandi stati, le grandi organizzazioni, le grandi multinazionali). Troppi politici al potere oggi, a tutti i livelli, anche ai più alti, quelli delle cosiddette elite globali, non sapendo più come sistemare il loro paese, tantomeno il mondo, si contentano di sistemare se stessi.
C'è un messaggio e conoscendo Mauro Vaiani, uno studioso e un attivista di autonomismo, oltre che un lavoratore nelle amministrazioni locali, non poteva essere che questo: i cambiamenti da affrontare sono talmente grandi che risulterebbero impraticabili o persino inaccettabili, se venissero imposti dall'alto, da altri, da altrove; devono al contrario essere abbracciati dalle persone umane, non da sole, ma come comunità locali contenute, circoscritte, coese; le comunità locali devono farsi concretamente madri e signore del proprio pezzo di terra per riuscire a salvare la Terra.
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