Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso
lunedì 15 ottobre 2012
Giannino per le primarie e l'uninominale
Oscar Giannino ha parlato ieri, domenica 14 ottobre 2012, a Viareggio, nel bel salone sul mare del Principe di Piemonte, gremito da una folla davvero notevole, più numerosa persino di quella che era presente a Firenze, in una analoga iniziativa, lo scorso 30 settembre.
Ha parlato della sua storia, del suo lavoro, delle competenze e dell'esperienza che può offrire, insieme a Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Andrea Moro, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales e agli altri quasi 30.000 firmatari dell'appello "Fermare il declino", e insieme a Italia Futura, a Zero Positivo, a tutti gli altri gruppi e movimenti che possono contribuire a una alternativa civico-liberale.
Ha ribadito i temi che gli stanno più a cuore: lo spostamento del peso del fisco dal lavoro alle rendite; più lavoro, più dignità, più welfare per le donne, i giovani, le piccole imprese, i creativi, gli innovatori; l'abbattimento del peso del debito pubblico non solo attraverso l'austerità e tanto meno solo attraverso gli avanzi di bilancio, ma attraverso la valorizzazione dell'immensa manomorta delle proprietà pubbliche.
Fermare il Declino sta lavorando a una grande aggregazione di persone diverse, che non sono e non saranno d'accordo su tutto, ma sicuramente lavoreranno insieme sui 10 punti dell'appello originario dei promotori, sul programma per trasformarci da sudditi in cittadini di Nicola Rossi, sulle riforme costituzionali minime e condivise che la Repubblica aspetta da decenni.
Gli abbiamo chiesto di pensare a un undicesimo punto: una scelta di campo a favore delle primarie e dei piccoli collegi, contro il ritorno delle vecchie preferenze all'italiana. Come i nostri pochi lettori sanno, questa scelta costituisce un vero spartiacque politico, fra due visioni davvero diverse della politica: con le primarie e con i piccoli collegi, vaste maggioranze di cittadini attivi hanno voce in capitolo e controllano gli eletti; con le preferenze, invece, sono gli eletti a controllare i loro elettori-clienti.
Oscar Giannino ci ha risposto limpidamente: i promotori di Fermare il Declino sono per i piccoli collegi e, se riusciranno a essere eletti, li introdurranno nelle leggi elettorali. Le primarie, invece, indipendentemente dalle scelte che stanno maturando nell'attuale parlamento, sono un segnale forte che Fermare il Declino può dare subito e che intende dare. Forse il parlamento uscente non ci darà i collegi uninominali, ma questa vasta aggregazione civica e liberale, ha ribadito Giannino, farà le primarie e le trasformerà in un segno di distinzione della qualità della propria offerta politica.
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