venerdì 8 luglio 2011

Mentre tutto passa, noi restiamo liberali

Berlusconi e il suo "Mini-Me" dal volto umano, Alfano, si autoaffondano. Formigoni-Firmigoni ci appare sfigurato. Anche Tremonti è irriconoscibile, sembra quasi Scajola, o forse Verdini.

Del Popolo della Libertà resterà poco più che il ricordo delle sue ragazze ragazze (come la Minetti) e dei suoi velini (come il Capezzone).

Mentre tutto passa, noi restiamo dove siamo sempre stati, dalla nostra parte civica e civile, ancorati ad autentici valori liberali:

Signor Presidente, care colleghe e cari colleghi, ritengo che per il credente la sua vita appartenga a D-o. Chi non ha la fortuna di avere la fede è convinto che la sua vita appartenga a lui stesso. Ma su una cosa entrambi concordano: nessuna persona o gruppo di persone ha il diritto di interferire nel rapporto fra loro e la loro vita.

Così, alla Camera, Antonio Martino, ex ministro, tra i fondatori di Forza Italia, economista liberista, intellettuale liberalconservatore. Si sta discutendo il mostruoso progetto di legge sui trattamenti obbligatori da infliggere alle persone morenti imprigionate negli stati vegetativi artificiali.

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