lunedì 18 aprile 2016

In onore di un popolo spodestato



Alcuni amici cari mi hanno fatto riflettere su quanto sia stata dura tornare a votare, dopo tanti anni di referendum traditi: acqua pubblica, RAI privata, basta soldi facili ai partiti, abolizione ministeri, no alle preferenze multiple. Hanno ragione. Il popolo sovrano sarà stato anche disinformato e malguidato, ma ha anche tutto il diritto di sentirsi sfiduciato e spodestato.

Non abbiamo raggiunto il quorum in alcuni territori dove sarebbe stato davvero opportuno, secondo il nostro modesto parere (per esempio qui in Toscana, ma anche in Puglia, Veneto e Friuli). Notiamo, tuttavia, che durante questa campagna contro il "fine concessione MAI", si è ricostruita un'ampia e trasversale rete di amicizia e di fiducia - fortemente critica contro il potere, ma anche conscia che una repubblica più democratica e più federalista non si "trivella" in poche settimane.

Grazie a tutti coloro che hanno voluto onorarmi condividendo la loro speranza, la loro sfiducia, la loro scelta finale.

Per rinfrescarsi la memoria su quanti referendum siano stati traditi dal potere centralista e conformista, consigliamo questo articolo dall'archivio di Radio radicale (e da dove, sennò?).

Mi spiace che il governo non abbia tenuto un atteggiamento più costruttivo prima e più neutrale durante la campagna referendaria. Spero sempre che si recuperi un pochino di senso critico e auto-critico.


Un grazie sincero a Michele Emiliano, che si è fatto samaritano e cireneo di alcuni buoni principi, difendendoli con passione e con onore.

PS

Spigolature fra noi toscani: Livorno e Firenze le due province con più alta affluenza alle urne; Campo nell'Elba e, curiosamente, Rignano sull'Arno, fra i comuni dove si è votato di più.

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