Comunque la si pensi riguardo alla tassazione del commercio elettronico e delle attività italiane delle dot-com globali, la web tax italiana è stata un'alzata di testa, in cerca di clamore, di immagine, di facili consensi. Una tassa spettacolo, una tassa manifesto, una operazione politica opportunistica, ancora più sgradevole visti i tempi durissimi che stiamo vivendo. Il contesto economico, gli obblighi giuridici europei, tutto deponeva per un rinvio della materia a tempi migliori. Bravo Matteo Renzi a chiedere un ripensamento. Per chi vuole approfondire, suggerisco di partire da una riflessione di Massimiliano Trovato dell'Istituto Bruno Leoni.
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